Supponete di trovarvi in cammino verso casa mentre piove, assorti con il pensiero nelle questioni del vostro lavoro. Le strade e le case vi scorrono accanto senza che voi la notiate; anche le persone scorrono accanto; insomma, nulla invade i vostri pensieri eccetto i vostri interessi e le vostre ansietà. Poi, improvvisamente, il sole esce dalle nubi e un raggio di luce illumina tremulo un vecchio muro di pietra al bordo della strada. Voi date una occhiata al cielo e alle nuvole che si sparpagliano, e un uccello esplode nel canto in un giardino di là dal muro. Il vostro cuore si colma di gioia e i vostri pensieri egoistici si dissipano. Il mondo vi sta davanti, e voi siete contenti del solo guardarlo lasciandolo così come esso è. Avete fatto esperienza del mondo come dono.
Roger Scruton, “La bellezza e il sacro”
Più scrivo e più mi rendo conto che la scrittura, sempre a caccia della bellezza, non è altro che il tentativo di fare dono del mondo agli altri, o meglio, di fare agli altri il dono di percepire il mondo come dono.
Un commento
Ben detto, prof.
Ben detto.