Cercasi rifugio per prof affaticato.
Prezzi modici, buona cucina, vista mare.
Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori “una specie non protetta che speri si estingua presto”.
Cosí, quando arriva un nuovo supplente di Storia e Filosofia, il protagonista si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva.
Leggi la trama »
10 commenti
Vista lago va bene lo stesso?
Pensa a chi lavora il doppio di te e non ha nemmeno le ferie.
Non c'è bisogno di andare troppo in là per trovare un rifugio.
Io lo trovo negli occhi di mia moglie e di mio figlio, pur lavorando dieci ore al giorno e non avendo le ferie.
Ti saluto professore.
Bravo, lavori solo tu anonimo2. Eroe per la patria.
Ti saluto e ti ringrazio che almeno ci sei tu a lavorare.
Consiglio a tutti la vista lago 😉
Io posso offrirti un sorriso…
gratuito.
Coraggio prof!
una collega
Buon Pomeriggio Prof,
sono l'anonimo che ha scritto il commento nel post precedente…mi fa piacere che le sia piaciuto ciò che ho scritto.
Riguardo questo post…cerca un rifugio eh??Ma siamo sicuri che sia solo fatica accumulata??
Non fraintenda mi raccomando…non voglio essere invadente ma forse dalle sue parole traspare anche un senso di stress comune a non poche persone…inutile secondo me porre l'accento sul tipo di lavoro o sul fatto che ci sono persone che lavorano più di altre…ognuno, indipendentemente dal lavoro che svolge, subisce stress e impiega fatica se vuol riuscire al meglio…i periodi no ci sono per tutti e il senso di stanchezza purtroppo esiste…è un pò come dire "ognuno ha le sue croci" che deve portare avanti…perdoni la generalizzazione del commento ma a volte si è tanto bravi a sparare giudizi a zero e si perde il vero valore di ciò che si legge…lasciando spazio alla rabbia per una società che non ci siamo scelti ma che si è modellata secondo il corso del tempo, delle culture e delle persone che vi si sono succedute alla guida…e poi, seppur in minima parte, siamo noi a scegliere cosa essere…cosa diventare…inutile prendersela con un lavoratore che sente un stato d'animo e decide di condividerlo.
Credo di aver scritto un pò troppo…spero che al più presto ritrovi la forza per affrontare nuove fatiche e paradossalmente vorrei dirle che forse è proprio la fatica a darci la spinta per continuare ciò che amiamo fare…sono forse la fatica e lo stress a rubare il nostro tempo per farci capire che in realtà proprio ciò che ci stressa è vita…la nostra…credo sia solo questione di punti di vista.
Adesso vado…le auguro una buona continuazione di giornata.
Arrivederci.
Non mi aspettavo reazioni così serie ad un post che voleva essere semplicemente ironico e rassicurante. Ho scritto queste poche righe per quei miei 2-3 lettori che si preoccupano quando non scrivo per troppo tempo. Solo un segnale per dire che sono qui. A volte una relazione si coltiva anche solo dicendo: non sto riuscendo a coltivarla. Tra scuola e lavoro finale sul romanzo si stanno sommando troppe cose per avere le forze creative e scrivere cose sensate sul blog. Il prof sta benissimo, non è stressato. Ama il suo lavoro e lo trova in sè una forma di riposo. Semplicemente fa sapere che se qualche amico vuole invitarlo dalle sue parti è più disponibile di altre volte…
😉
Devi ammettere, però, che se uno non lo sa è più facile che lo interpreti seriamente.
Dopo il tuo commento acquista tutta un'altra luce questo post e si riesce a vederne l'ironia.
😉
😉
leggo un po’ in ritardo questo post…se ci fosse stanchezza residua offro casa in campagna, camino e una libreria piena zeppa di storie pronte a rigenerare qualsiasi stanchezza…..due divani su cui leggere con tutta la serenità del mondo e il mio morbidissimo cane da usare come anti-stress—
Che dici? ti aspetto?
baci