Quando la casa è la rappresentazione fisica di una vita. Malinconico, ma bellissimo.
Quando la casa è la rappresentazione fisica di una vita. Malinconico, ma bellissimo.
Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori “una specie non protetta che speri si estingua presto”.
Cosí, quando arriva un nuovo supplente di Storia e Filosofia, il protagonista si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva.
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2 commenti
Solitudine. Ricordi. Amore.
Sono due le cose che mi hanno fatto sorridere in particolare: il suo voler a tutti i costi riprendere la sua pipa,un simbolo per lui più che un semplice oggetto( e si potrebbe ricollegare al post precedente…ossia trovare nuove soluzioni per risolvere il problema), e il brindisi finale.
In solitudine, ma ricordando un tempo di amore che anche se fisicamente non gli appartiene più, è sempre vivo nel suo cuore e nei suoi ricordi.
Carmen
Bellissimo! Grazie