A te Dio Padre, erede unico,
lascio tutto quello che ho e sono: corpo e anima
ho paura di morire
ho paura di soffrire
ma la vita me l’hai donata tu e solo tu hai il diritto di riprendertela,
mi fido di te
che sei l’unico a conoscerne il segreto
se puoi riprendertela senza farmi soffrire ti sono grato
sin da adesso
se invece ci saranno dolori io li accetto
sin da adesso
non ho trovato mai una spiegazione soddisfacente al dolore,
ma un senso sì,
nel tuo Figlio
tutte le volte che hai permesso il dolore
mi sono ritrovato con un amore più grande per gli altri e per me
e quindi più felice
e se per amare di più e provocare più amore il dolore sarà necessario
io lo accetto sin da adesso (se non sarà necessario, ancora meglio…)
ma poco (dolore), ti prego, perché – lo sai – io non sono un granché in resistenza
e sai quanto scalpito quando soffro
ho paura di soffrire e di soffrire a lungo
ma io mi fido di te
che mi vuoi per sempre con te
e una manciata di giorni nel dolore non è paragonabile all’eternità nella gioia
io mi fido di te.
a te restituisco la mia vita
a te affido la mia morte
e a nessun altro.
Alessandro – Prof 2.0
6 commenti
“Solo Dio ha il diritto di svegliarmi”( E.E.Schimtt)…il mio commento lo prendo in prestito da questo scrittore e dal suo libro.
Carmen
Ho rispetto e ammirazione, per la tua preghiera/testamento,ma non posso condividerla.
affettuosamente
Franca
Anche a me è venuta in mente questa stessa frase di Schmitt (Oscar e la dama in rosa). Grazie Carmen per averne rievocato la suggestione.
Mi unisco al senso profondo delle parole della preghiera del post.
mi unisco anche io, e condivido.
anna
Il Dio a cui non credo.
Io non crederò mai in :
…Il Dio incapace di dare una risposta ai problemi gravi di un uomo sincero e onesto che dice piangendo:” Non posso”…
…Il Dio che non dia all’uomo la possibilità di potersi condannare…
Dal libro di Juan Arias “Il Dio in cui non credo”
Prof condivido la tua preghiera e mi permetto di farla mia recitandola anch’io. Ci aggiungo anche la recita di un “Eterno riposo” per Eluana,
ciao Baffopapà