Leggo ad alta voce un passo dell’Iliade, immedesimandomi ora in Achille ora in Agamennone a contesa. Litigano per il regalo più bello come due bambini capricciosi, ma lo fanno con capacità retoriche straordinarie. Si contendono un’ancella-guancia-graziosa. Agamennone ammette candidamente che la preferisce alla moglie ormai stagionata… Achille gli rinfaccia la sua meschinità e ne mette in dubbio la capacità di comando. Agamennone offeso risponde con la ripicca: restituisco la mia, ma mi prendo la tua di ancella, tanto anche la tua è un’ancella-guancia-graziosa.
– Prof ma Agamennone è proprio un bambino!
– Già…
– Prof e poi che eroe è uno che fa schiave donne a destra e sinistra, tanto più che ha una moglie a casa…
– Già…
– Prof ma questo che si offende così è Achille?
– Già…Decisamente gli eroi dell’Iliade sono in crisi e manifestano le falle della cultura che li ha generati… A volte sembrano personaggi di Beautiful…
Il romanticismo ha ammantato la Grecia e i suoi eroi di un alone di santità che i miei alunni hanno smascherato subito. Per fortuna mi è rimasto Ulisse…
– Prof ma anche Ulisse ha avuto un figlio da un’altra!
– Già… però Itaca almeno non è l’isola dei famosi…