Leggere: fuga o ritorno?

“Devo essere sincero: più mi avvicino alla logica e alla filosofia più mi allontano dalla lettura che non sia saggistica. E ti dirò di più: il mio amore (nocivo) per la poesia e alcuni grandi(ssimi) classici della letteratura europea è direttamente proporzionale alla mia volontà di separarmene. Non c’è poesia se non nell’azione. Sulla carta solo simboli di mondi fittizi che attentano alla vita e con-fondono la Verità”

Così mi scrive Francesco, studente di filosofia, in un commento. Provo a rispondere con un’altra mezza colonna di uno dei miei alunni:

“Il leggere è l’azione più semplice e più profonda allo stesso tempo. Il solo far scorrere gli occhi su una pagina stampata può rendere felici, far piangere, o addirittura cambiarti la vita. Può succedere, infatti, che una frase, una storia, ti porti a rivoluzionare il tuo mondo interiore. E’ questa la magia della lettura: la sua unica arma è la parola, ma può colpirti il cuore e crearne uno nuovo”A volte la lettura può confondere, farsi complice della solitudine, diventare una comoda fuga dalla realtà. Ma quando una mamma mi racconta che la figlia la sera prima ha rinunciato alla tv per leggere, mi tranquillizzo. Mi tranquillizzo se i libri portano alla realtà, non l’allontanano. Se arricchiscono la vita e non ne sono un attentato. Nel bellissimo paragrafo su riportato si parla di questo: la lettura aiuta il cuore a disporsi al reale in modo rinnovato. Nei libri belli tutto è così ricco di significato, forza, meraviglia da portarci a pensare che l’uomo sia così, che il mondo sia così.

Fammi andare a vedere…

11 commenti

  1. Pubblicato il 19 novembre 2008 at 18:03 | Permalink

    Secondo me non c’è niente di più reale della lettura. La lettura, infatti, ci fa riflettere o quantomeno sentire una realtà diversa da quella che viviamo ogni giorno,una realtà che è però metafora della nostra vita vera. E la vita vera possiamo capirla solo astrandoci per un momento da essa, innalzando cioè il nostro cuore verso qualcos’altro, che ce la faccia vedere da un altro punto di vista. Per questo la lettura, che sembra solo allontanarci dalla realtà, ci fa avvicinare sempre di più ad essa. (Scusate se ho parlato difficile…)

  2. Pubblicato il 19 novembre 2008 at 19:32 | Permalink

    Capisco e condivido il dilemma perchè mi tocca da vicino: possibile che la lettura che amo così tanto mi allontani dalla Verità? Quante “bugie” sono contenute nei romanzi che mi fanno sognare? Mi rispondo spesso che è esattamente quello che succede a Bastiano nel regno di Fantàsia: arrivato in questo mondo fantastico Bastiano è felicissimo, può esaudire ogni suo desiderio, ma piano piano perde la propria identità perchè dimentica il proprio mondo e rischia di perdersi del tutto.
    Nel momento in cui trova il modo di tornare nel mondo reale capisce che il segreto è conoscere il confine tra realtà e fantasia per oltepassarlo consapevolmente.
    Le ultime parole del libro mi sono particolarmente care:
    «Caro mio, ci sono persone che non potranno mai arrivare in Fantàsia», disse il
    signor Coriandoli, «e ci sono invece persone che possono farlo, ma che poi restano là
    per sempre. E infine ci sono quei pochi che vanno in Fantàsia e tornano anche indietro.
    Come hai fatto tu. E questi risanano entrambi i mondi.»
    “La storia infinita” M. Ende

    bibbi sono proprio d’accordo con te
    P.

  3. Pubblicato il 19 novembre 2008 at 19:56 | Permalink

    Non riesco a leggere quanto vorrei e me ne dispiace. Ogni libro è un viaggio. Che mi porta fuori dalla realtà quotidiana, a volte anche come fuga, ma che poi mi riconduce alla mia vita. Con una ricchezza in più da integrare.
    A presto.
    Fioridiarancio

  4. Pubblicato il 19 novembre 2008 at 20:28 | Permalink

    Che bellissime parole “L’Alunno”!Semplici e vere!
    Un libro può rendere migliori o peggiorare le inclinazioni dei nostri lati oscuri!Per questo amo solo i libri che quando si finiscono fanno sentire che il mondo può essere migliore e ci danno la possibilità di poter “crescere”!Odio la volgarità,la crudezza ,il brutto!Non credo a quelli che dicono che bisogna conoscere tutte le sfaccettature umane attraverso la lettura,sono un elemento “inquinante”per l’anima.Meglio il buono e il bello!
    Mi piace Bibi che dice di “innalzare il cuore”,non è forse vero che dall’alto si vede meglio?
    Che bello anche Fioridarancio quando scrive “una ricchezza in più da integrare”!

  5. Pubblicato il 20 novembre 2008 at 00:26 | Permalink

    Fuga o ritorno?
    Ma perchè mai non dovrebbe essere entrambe le cose?!

  6. Pubblicato il 20 novembre 2008 at 00:28 | Permalink

    Scusate mi sono un pò impicciata con l’intestazione del commento..

  7. Pubblicato il 20 novembre 2008 at 10:03 | Permalink

    Sì, leggere è “fuga e ritorno”. Ogni lettura probabilmente porta alla realtà…
    Di certo quando si è adulti.
    Ma forse un ragazzo può utilizzare il libro (i libri) per fuggire la realtà? Ricordo l’adolescenza come un periodo piuttosto duro. Mille pagine sono un rifugio ideale se vuoi evitare le relazioni, le complicazioni della vita reale… meglio della tv, certo. Forse perché i contenuti di un libro si interiorizzano e prima o poi torneranno a galla… chissà.
    Dovrei leggere “la storia infinita” a quanto pare.
    g-r

  8. Pubblicato il 20 novembre 2008 at 12:12 | Permalink

    Bibbi: non hai parlato difficile e queste cose dette da un ex alunno fanno un certo piacere…

    P: voglio rileggere La storia infinita. Grazie per quello che hai scritto. Fa bene al cuore.

    Fioridiarancio: faccio mia la risposta di vanda.

    vanda e fioridiarancio: da mamme a che criteri vi attenete per le letture dei vostri figli?

    franca: hai ragione, hai centrato il punto, come spiega bibbi nel suo commento. Però come dice g.r. le età rendono diverso il peso dell’una e dell’altra cosa.

    g.r.: precisazione opportuna che faccio mia. grazie!

  9. Pubblicato il 20 novembre 2008 at 21:12 | Permalink

    Urka che domanda…diciamo che la mia prole è ancora un po’ piccolina, ma abbiamo comprato libri fin dalle 2 settimane di vita. E finchè il giudizio sta a noi cerchiamo di sceglierli con molti disegni realistici e fatti bene sulla vita, su come funzionano le cose e quelli con le finestrelle che sono una vera passione. Per le storie cerchiamo avventure, anche miti (ce ne sono di belle edizioni per bambini) ma che non siano angoscianti. Non entrano in casa nostra le fiabe dei genitori che abbandonano i bambini o degli orchi cattivi e simili.
    Però non devo averti aiutato molto…ti risponderò di nuovo quando saremo in età da scuola media…e tu invece che genere di libri ci consigli?
    A presto.
    Fioridiarancio

  10. Pubblicato il 21 novembre 2008 at 08:17 | Permalink

    I nostri cuccioli sono grandi(dai 14 ai 20 anni),ma hanno sempre scelto i libri da soli,salvo consigliarci quando ne trovavamo uno bello!Hanno e hanno avuto sempre la massima libertà.E per fortuna(Educazione/angioletto custode???) in casa non sono mai arrivati libri da sconsigliare,e purtroppo anche per bambini ci sono!!!

  11. Pubblicato il 23 novembre 2008 at 11:02 | Permalink

    fioridiarancio: grazie, io cerco di consigliare solo i libri che ho letto e che ritengo:

    a) capaci di superare la prova del tempo (o perchè lo hanno già fatto o perchè intuisco che potrebbero farlo)
    b) che portano alla realtà con più amore per il mondo e l’uomo.

    vanda: vi è andata bene…

Scrivi un commento

Devi fare login per scrivere un commento.

libro

Bianca come il latte, rossa come il sangue

Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori “una specie non protetta che speri si estingua presto”.

Cosí, quando arriva un nuovo supplente di Storia e Filosofia, il protagonista si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva.

Leggi la trama »