Ti prendo sul serio o ti prendo in giro?

“E si congratulò gravemente con il ragazzino: sapeva che sono più coraggiosi e più audaci degli uomini, appena li si prende sul serio”

Oggi, mentre leggevo lo splendido romanzo da cui è tratta la citazione, questo passaggio, del tutto transitorio nella narrazione, ha brillato come una pepita in mezzo alla sabbia. Forse perché alla realtà e ai libri pongo sempre delle domande specifiche, forse perché lo vedo nella vita di tutti i giorni, forse perché era quello che stavo cercando senza saperlo. Non lo so bene il perché, ma l’alchimia umano-libresca, fatta di incontri improvvisi e inaspettati, è sempre sorprendente e illuminante. Quanto è vero che i nostri ragazzi, quando li prendiamo sul serio, diventano coraggiosi e audaci. La nostra società tende a non prenderli troppo sul serio, o almeno solo parzialmente. Li prende sul serio come contenitori di desideri da suscitare (e comprare) e quindi non li prende sul serio, ma in giro. Ma quando sono gli educatori a prenderli sul serio li vedi trasformarsi. In classe quando li ascolti e prendi sul serio quello che dicono e pensano e scrivono li vedi trasformarsi sotto i tuoi occhi: più coraggiosi più audaci degli uomini, che, consapevoli delle sconfitte della vita, fanno più fatica ad intraprendere nuove avventure.
Quante volte abbiamo inibito quel coraggio, quella audacia, sul nascere con un nostro: “Ma che stupidaggine!” “Ma lascia perdere!” “Ma che ne sai tu!” “Sei solo un ragazzino!”.
A volte noi grandi abbiamo paura di prenderli sul serio, perché sappiamo che questo li spingerà ad avventure in cui il dolore potrà essere compagno di viaggio. Ma tutte le volte che rinunciamo a dar loro delle responsabilità, anche noi finiamo col prenderli in giro. A prenderli sul serio si rischia, è vero, ma a prenderli in giro si rischia di più: invece che coraggiosi diventano insicuri, invece che audaci diventano pusillanimi, perché non si sono mai misurati con sé stessi e con il mondo.
Prometto che ti prenderò sul serio, anche quando mi costerà e per questo, forse, dovrai guardarmi storto o voltarmi le spalle, perché la tua audacia e il tuo coraggio fioriscano e cambino ciò che io non avrò il coraggio o il tempo di cambiare.

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