11 commenti

  1. Pubblicato il 3 luglio 2008 at 18:56 | Permalink

    Il mondo spesso ci vuole stoici, impenetrabili, misteriosi, sempre sulla cresta dell’onda altrimenti ai suoi occhi diventi poco interessante e tristemente banale. Ma quando vai a fondo nelle anime delle persone scopri il disperato bisogno che hanno di autenticità, delle propria e di quella altrui, di onestà di sentimenti e di verità, ma non tutti sono disposti a lasciarsi andare ad essa per il rischio della ferita e della non accoglienza da parte dell’altro. Il prezzo di questa paura è l’involuzione della società e l’indurimento dei cuori. Quanto sarebbe bello se ci relazionassimo tutti con la massima autenticità e libertà, senza strategie e labirintiche sovrastrutture… Ne guadagneremo in salute e pace interiore..

    Sorella Lost

  2. Pubblicato il 4 luglio 2008 at 17:09 | Permalink

    Sottoscrivo e l’hai detto meglio di me.Grazie sorella!

  3. Pubblicato il 7 luglio 2008 at 17:06 | Permalink

    Torno a chiedere (le domande sono rivolte all’autore del post quanto a chiunque abbia voglia e pazienza di rispondermi):perchè parli tanto spesso di autenticità? Credi/credete che ce ne sia poca in giro?

    Paola A.

  4. Pubblicato il 8 luglio 2008 at 07:52 | Permalink

    Ciao Paola, ben trovata. Non so se la gente leggerà il tuo invito essendo il post vecchio. Il tema mi sta a cuore perchè è un punto sensibile della crescita dei miei alunni e per questo rifletto e scrivo spesso al riguardo.

  5. Pubblicato il 8 luglio 2008 at 09:56 | Permalink

    Io personalmente credo che ce ne sia poca e soprattutto nella generazioni più giovani a cui la televisione ha trasmesso il concetto che più sei bello, bravo, simpatico, ricco, ben vestito con le amcizie giuste e senza legami sentimentali forti di qualsiasi genere, più parli di cose futili e superficiali più sei accettato dagli altri….Mi capita spesso per la strada di vedere frotte di ragazzi e ragazze con lo stesso modo di vestire, parlare,camminare..E’ possibile che abbiano tutti la stessa identica personalità?
    Non penso che siano tutti così i ragazzi di oggi ma penso che a queste persone nessuno abbia mai chiesto guardandoli dritto negli occhi “Tu chi sei?” “Cosa ti piace?” “Per cosa vivi?”
    Non mi sento completamente immune da questo modo di ragionare perché io stessa a volte rischio di farmi influenzare da ciò che sembra più accettato e vincente per gli altri..Ma alla fine essere autentici paga infinitamente di più

  6. Pubblicato il 8 luglio 2008 at 16:45 | Permalink

    Non posso che essere assolutamente d’accordo con te, laquintafiglia e con te, prof.
    Credo sia giusto riflettere e far riflettere su questo tema e che ne parli soprattutto chi, come te prof, riveste un ruolo anche di modello educativo nei confronti dei ragazzi… è solo che ci sono situazioni in cui l’essere se stessi può rimediare delusioni tanto più amare se inaspettata è l'”interpretazione” che l’altra persona dà all’ autenticità che le si è proposta. Certo, ben vengano anche questi dolori se l’acquisto è una maggiore forza d’animo.
    Sottoscrivo quindi anche io e fermamente l’idea già espressa di non rinunciare per alcun motivo alla condizione di trasparenza…
    In realtà il mio era un piccolo sfogo in un momento “no”, alla ricerca di conferme a quanto già non sapessi. Della serie “l’unione fa la forza”…

    Paola A.

  7. Pubblicato il 8 luglio 2008 at 17:19 | Permalink

    Credimi che anche io ho pagato caro l’essere autentica con le persone che mi circondano…Quindi le mie riflessioni celano alle spalle la mia personale esperienza e a volte mi chiedo se mascherandomi avrei sofferto meno…Ma alla fine mi rispondo che per quanto si possa soffrire questo dolore è di gran lunga preferibile ad una vita vissuta nella falsità

    Sorella lost

  8. Pubblicato il 8 luglio 2008 at 18:58 | Permalink

    Grazie delle tue parole Paola.

  9. Pubblicato il 8 luglio 2008 at 21:56 | Permalink

    Brave le Paole del blog! Vi ascolto…

  10. Pubblicato il 21 gennaio 2009 at 20:10 | Permalink

    So chi sono (almeno credo) e non mi piaccio, non mi amo. E non vedo perché qualcun altro dovrebbe farlo. Sono così anonima, così inutile. Vedo gli altri, tanto unici, tanto speciali. Il confronto non regge. Quindi continuo a essere sempre meno soddisfatta di me stessa. Se non mi amo non posso lasciarmi amare. Questo mi fa paura: non voglio rimanere sola sol perché non mi amo. Prof, la prego, mi dica cosa posso fare.

  11. Pubblicato il 22 gennaio 2009 at 11:27 | Permalink

    Come dicevo in un post recente: Dai tempo al tempo. rileggilo!

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