London Feelings

Prof 2.0 sapeva che Londra era bella. Ma non così bella…
Si trova da poco più di 24 ore in questa città e sta cercando di coglierne il “mood” dominante.
Londra è proprio come nei film ambientati a Londra (bella scoperta!). Mi spiego, i film non la rendono più bella di come è: è proprio così come la si vede in Love actually, in About a boy… E da un momento all’altro ti aspetti che Hugh Grant esca da un portone.
Arrivando in aereo si ha l’impressione di un immenso campo di calcio che aspetta solo di essere tracciato con righe bianche e due pali per le porte. E qui è nato il football.
Le case sono nude. Nude perchè non hanno i balconi e la strada confina con il soggiorno o con la camera da letto e quello che si intravede è spesso molto british: hai l’impressione che se bussi ti offriranno tè e i pasticcini. E gli inglesi sono cortesi, soprattutto con il turista italiano che sta mettendo alla prova il suo inglese scolastico. Enjoy it, you’re welcome…
Le case sono nude e molto simili. E per questo hanno spesso un nome: Sheperd Lodge, Magdeville Court… Sembra di vedere le persone che vi abitano dentro a partire da dettagli esterni: il colore della porta e il nome, spesso evocativo, scritto sopra.
I parchi sono pieni di animali e se uno scoiattolo ti passa sopra un piede non c’è da stupirsi, come non c’è da stupirsi se accanto al laghetto dorme una coppia di cigni neri.
La metropolitana distilla il mood della città: curatissima, tentacolare, claustrofobica, cosmopolita, variegata e… mind the gap (“the gap” è lo spazio tra il treno e la banchina, never mind the gap).
Le donne, quando sono molto belle, sembrano le sorelle di Nicole Kidman. Quando sono normali sembrano la sorella normale di Nicole Kidman. Le donne anziane sono come la signora Fletcher, soprattutto la bocca che si restiringe per una perfetta pronuncia british.
Gli uomini con l’aria intelligente sono Mr Blair. Gli uomini con l’aria meno intelligente sono Mr. Bean. Gli uomini anziani sono come Gandalf coi capelli corti. In generale è pieno di Beatles.
I bambini…? Parlano in inglese: cosa davvero sorprendente finchè non li senti. Anche i cani abbaiano in inglese: they are very polite.
Gli studenti di scuola li vedi spesso in divisa e sono uno spettacolo così ordinati e senza patchwork di marche o marchi addosso, o mutande occhieggianti sopra pantaloni cadenti. Ma questo vale soprattuto per i giovanissimi. Poi si vede proprio di tutto.
Tutto è maledettamente pulito.
Tutto è maledettamente caro.
Tutto è maledettamente londinese, soprattutto la colazione.
Ed è bello.

19 commenti

  1. Pubblicato il 6 giugno 2008 at 18:30 | Permalink

    Caro Prof 2.0,
    te lo avevo detto che Londra è bella…per me è stato amore a prima vista e, benché io non mastichi molto bene l’inglese, come tutti i primi amori non si scorda mai!
    Amerei svegliarmi la mattina presto e andare a respirare l’aria british dei parchi londinesi, così come amerei uscire e bagnarmi sotto quella pioggerellina quasi invisibile e intangibile…ma soprattutto amerei scendere nel “tube” con le sue lunghe scale mobili per non smettere mai di viaggiare e passare senza soste dalla District alla Circle e dalla Jubilee alla magnifica DLR…un mondo sotterraneo così affascinante che non può non stregare e dove per ogni persona che vi entra c’è in regalo un “pardon”…

    Sono contento di poter inaugurare il mio profilo come blogger con un commento al tuo primo post londinese!

    Cusoon!

    Marcello

  2. Pubblicato il 6 giugno 2008 at 19:15 | Permalink

    PROF, IMPRESSIONANTE!come hai fatto a vedere così tante cose in sole 24 ore?!?! chissà quante cose tra 2 mesi…mi hai fatto evadere per un pò dalla mia città…mi sembrava di vederli quei cigni neri..

  3. Pubblicato il 6 giugno 2008 at 20:43 | Permalink

    Diamine, prof, mi hai fatto venire voglia di venire subito lì!

  4. Pubblicato il 6 giugno 2008 at 20:47 | Permalink

    Prof 2.0, ma lo sai che quando sono stata io a Londra ho avuto le tue stesse impressioni? Mi sembrava di stare in un film, avevo l’impressione che Hugh uscisse ogni momento dalla casa accanto alla mia… e i parchi… Hide Park fantastico… Goditi questo periodo londinese perchè è un regalo!

  5. Pubblicato il 6 giugno 2008 at 23:46 | Permalink

    I’m very happy that you like London.

    I was sure about it, ‘couz I know your sensibility, your intelligence and your fine taste.

    It’s incredible, as you can understand the authentic spirit of London in a few hours.

    You know: That’s what I felt me too.

    And…You have not still seen all.

    … Never close your eyes!

    Bye!
    Charles

  6. Pubblicato il 7 giugno 2008 at 09:24 | Permalink

    ..già non avevo dubbi sul fatto che Londra fosse bellissima
    il tuo racconto me l’ha fatta piacere ancora di più ed adesso costa veramente tanto rimanere seduta su questa sedia a studiare analisi 2!!!
    fratello sarebbe bello venire..
    ke invidia! ma sana!
    chissà se io papà potremo venire a trovarti…ripetere l’esperienza milanese non sarebbe male.
    B6

  7. Pubblicato il 7 giugno 2008 at 11:23 | Permalink

    Un suggerimento, Prof. Londra non è solo cinema e neanche South Nothing Hill e Hampstead. Che sia bella, non c’è dubbio, ma ci vuole un po’ di tempo per staccarsi da Hugh Grant, Mary Poppins e i Beatles e magari qualche trip a sud del Thames. Ciò non toglie che Londra sarà una grande e bellissima esperienza. Sono d’accordo sulla differenza antropologica delle donne, anche se la vera alternativa alla Kidman a pari età è la versione sciapa, puke-face o trasù de ciuch. Che poi evolve nella virago. Se Baglioni fosse nato a Londra, a posto di Ragazze dell’Est avrebbe scritto Ragazze dell’Essex. Che sono, per molti versi, la salvezza dell’impero.
    Però ricorda, se a Parigi si parla di grandeur, la parola d’ordine degli inglesi è understatement, e un motivo pure ci sarà. Il suggerimento è un equilibrio tra immersione/distacco, per questo i bus sono a due piani. Farsi molti amici, entrare nei negozi, parlare con la gente, girare…
    Tempo due mesi, recuperi Londra per come è veramente e allora ti innamori, e non solo di Londra ma anche dell’UK.

    Il miglior suggerimento te lo sei dato da te:
    Mind the Gap!

    ciao
    mr. Finchley

    PS: oh, my goodness, che blog machista! Ci sono pure due coglioni qui sotto. Sai, Prof., i coglioni hanno una strana proprietà: amano apparire per quello che non hanno. il loro interiore understatement li porta a vantare nei blog una strana grandeur. In altre parole, se vale la pena dedicargliele, il loro dio è grande quanto un pisello (per questo quando lo vedono allo specchio s’incazzano e bestemmiano), e un pisello si trovan al posto del cervello (in UK si dice proprio Pea-Brain). Chiedo scusa alla regina (e agli ospiti del blog) ma questa è una parte dell’antropologia culturale che mi ha sempre affascinato e sai, per parlare con gli alieni, bisogna usare il loro linguaggio).
    I am sorry!

  8. Pubblicato il 7 giugno 2008 at 12:17 | Permalink

    Caro Prof 2.0, se per caso entrando in una libreria di Londra ti capitasse d’imbatterti in Jeeves (avrà sicuramente una copia di Spinoza fra le mani), dagli un bacio in fronte e digli che è il mio mito…=)

  9. Pubblicato il 7 giugno 2008 at 12:32 | Permalink

    Prof 2.0, puoi descriverci le abitudini alimentari londinesi? Con cosa fai colazione? Il sapore dei cibi concorda con quello dei luoghi?
    Scusa la domanda banale ma non sono mai stata a Londra… è solo che quando vado in un altro Paese mi piace molto capire con chi ho a che fare da quello che si mangia.
    Ciao.

  10. Pubblicato il 7 giugno 2008 at 20:27 | Permalink

    Grazie a tutti dei commenti e dell’incoraggiamento. A poco a poco cercherò di tracciarvi un diario di questo soggiorno londinese. Sono qui per guardare questi posti anche con i vostri occhi, ma tutti quelli che hanno la tentazione vengano a trovarmi…

    Marcy, Shatz, Charles, Mr Finchley, Marina e anonimi vari: vi aspetto! Se non potete venire accontentatevi di quello che vi racconterò a parole…

  11. Pubblicato il 7 giugno 2008 at 23:56 | Permalink

    Caro Prof.

    ho riletto nuovamente il tuo post.
    E’ troppo bello!
    Mi pare di rivivere Londra molto più che guardando una fotografia o un filmato.

    Hai un dono particolare nella tua capacità comunicativa.

    Tra l’altro io dovrei avere un appuntamento da quelle parti il 3 luglio prossimo… nella zona di North Greenwich.
    Ora però non ho l’agenda con me. Non mi ricordo bene chi devo vedere (e sentire)…
    Appena mi ricordo te lo dico! 😉

    Bye,
    Charles

  12. Pubblicato il 8 giugno 2008 at 00:08 | Permalink

    ***Per m@arcy

    Marcello, perdonami se ti faccio questa domanda.
    Probabilmente mi sbaglio per un caso di omonemia, ma anche dalla tua foto mi pare di averti già conosciuto.

    Per caso tu sei quel ragazzo, studente universitario, originario (mi sembra) di Bergamo, che avevo conosciuto qualche anno fa a casa di un amico in Comune di Saronno?

    Ti chiedo scusa fin da ora per l’invadenza, ma sarebbe una circostanza troppo curiosa.

    Charles

  13. Pubblicato il 8 giugno 2008 at 10:15 | Permalink

    Ben arrivato Ale,
    gran bel resoconto iniziale! Prova a fare un po di foto, mi raccomando!
    Enrico

  14. Pubblicato il 8 giugno 2008 at 15:41 | Permalink

    Charles: Marcello è di Bergamo, mi sa che è proprio lui! Il mondo è piccolo… See u soon!

    Enrico: non farò foto, preferisco usare le parole per ricordare. So che ti dipiacerà, ma non sono bravo come te! A presto!

  15. Pubblicato il 8 giugno 2008 at 15:54 | Permalink

    Ciao Prof e in bocca al lupo per la tua avventura londinese!! Già si capisce che la gusterai con tanta meraviglia… Ricordo che immaginavo Londra immersa in una nuvola grigia, scoprii una città colorata nel suo contegno very british. Noi qui si prepara il saggio… Help!!
    serenella

  16. Pubblicato il 8 giugno 2008 at 16:11 | Permalink

    Serenella: è proprio così, anche se il grigio è dominante in cielo… Inboccallupo per il saggio, prima o poi un post sul flamenco arriva!

  17. Pubblicato il 10 giugno 2008 at 23:24 | Permalink

    Per Charles:

    come ha confermato anche Prof2.0 io sono di Bergamo; inoltre ho amici a Saronno quindi presumo di essere proprio io la persona che dici di aver conosciuto…
    piuttosto…dal tuo profilo non vedo la foto quindi non posso riconoscerti ma la curiosità di sapere chi tu sia cresce in me…
    Prof credo ke tra poco assisterai alla carrambata 2008!;)

  18. Pubblicato il 15 giugno 2008 at 00:36 | Permalink

    Carissimo Marcello,

    non c’è la mia foto perchè nn sono così pratico di blogs. Questo è il primo a cui partecipo.

    Ho estorto al titolare, cioè il prof. la tua e-mail e così ti manderò la mia foto.
    A dire il vero sto ricercando una foto che facemmo insieme alcuni anni fa.

    Il mio nome è Carlo. Non mi sono sprecato molto a cercare il nick-name di Charles…
    Il tuo una volta, se non erro, era maverick.
    Ci conoscemmo a casa di Pierluigi, io sono il suo “consigliere preferito”.
    Ci siamo visti diverse volte anche a teatro, quando venne radio RTL in piazza e mi pare anche ad Argegno.
    Con noi spesso c’erano anche Luca, Fabio e Filippo, oltre ad Alberto, figlio di Pierluigi.

    E’ da diversi anni che non ci vediamo, ma grazie a prof 2.0 che ora si trova a Londra, tu che da Bergamo l’hai incontrato a Milano, io che sto sempre a Saronno, dopo tanto tempo ci ritroviamo qui !!!!!
    CARRAMBA CHE SORPRESA!

    Prepariamo i fazzoletti! 😀

    Ale, scusa se abbiamo abusato del tuo blog… but: what a small SHIT City !

    See you soon,
    Charles

  19. Pubblicato il 15 giugno 2008 at 20:58 | Permalink

    Shit City is real!

Scrivi un commento

Devi fare login per scrivere un commento.

libro

Bianca come il latte, rossa come il sangue

Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori “una specie non protetta che speri si estingua presto”.

Cosí, quando arriva un nuovo supplente di Storia e Filosofia, il protagonista si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva.

Leggi la trama »