Sconforto

Frammenti di conversazione su MSN con un ex-alunno studioso:

“buonasera prof come sta? è da tanto ke nn la vedo in linea”
“molto bene e tu?”
“io diciamo tt ok e quando ci viene a trovare?”
“non lo so vedremo, e tu come mai sei poco convinto?”
“a scuola nn sono + convinto
ormai ci sono dei prof ke mettono i voti a caso
pensi ke abbiamo il prof di … ke mette i voti secondo le simpatie
se uno fa una battuta ke gli piace gli mette dei +
poi i compiti secondo noi nn li legge neanche
oggi ci ha riportato il compito
e secondo me nn l’ha nemmeno corretto
xke nn c’era un segno”
“E perché non glielo dite?”
“ma infatti è una cosa scandalosa e neanche possiamo protestare
e se lo contesti è capace di mettere direttamente il debito.
xke nn esiste dialogo cn lui, se lo contrasti si vendica
il giorno dopo ti interroga su cose ke nn aveva mai spiegato e assegnato
ormai ci abbiamo rinunciato”

“Ormai ci abbiamo rinunciato”
Questa è l’ora buia, l’ora della solitudine, l’ora in cui ti dici che è tutto inutile, l’ora di andare a dormire…

5 commenti

  1. Pubblicato il 31 marzo 2008 at 23:45 | Permalink

    e invece no…
    questa è l’ora in cui quelli come te
    devono resitere 😉
    asterope

  2. Pubblicato il 1 aprile 2008 at 14:44 | Permalink

    bisognerebbe sentire la campana del professore…forse l’ora sarebbe meno buia

  3. Pubblicato il 1 aprile 2008 at 15:49 | Permalink

    dochisciottescamente si va avanti…

  4. Pubblicato il 7 aprile 2008 at 19:45 | Permalink

    Non sono tanto d’accordo con l’Anonimo delle 15:44. Anche ammesso che il prof in questione avesse qualche ragione, i ragazzi sono più importanti. Il loro senso della giustizia è pressochè infallibile, fra l’altro. E’ una cosa triste e vera: alcuni di noi prof usiamo il nostro piccolo potere per sfogare personali frustrazioni, generando molta sofferenza e – il che è peggio forse – odio per la materia che insegniamo, che non ne ha colpa poverina. Si chiama cattiveria. Ma serve anche questa, a scuola, perchè i ragazzi devono imparare a gestire anche la cattiveria, l’ingiustizia, la carognaggine. Forse si può aiutarli a vedere questo risvolto “formativo” … e anche a metterci un po’ di ironia, anzichè fare le vittime.

  5. Pubblicato il 8 aprile 2008 at 10:49 | Permalink

    Mi piace questa idea. é molto 2.0. Trasformare la cattiveria in punto di forza e di crescita. Grazie mille collega!

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