“Il guerriero e la novizia” di Michela Piazza e Pamela Boiocchi – Passione 201
La rapisce per interesse,
la sposa per proteggerla
Aonghus Mór ha una missione: deve rapire una giovane novizia da un convento e tenerla in ostaggio per proteggere la gente del suo clan. Non è un gesto nobile, ma sono tempi bui per la Scozia, in procinto di muovere guerra contro i norvegesi. La prigioniera, però, si rivela ben presto indomita, anche se innocente e luminosa al punto da far dubitare Aonghus delle proprie scelte. Nonostante sia figlia di un nemico, il guerriero inizia a provare nei suoi confronti un desiderio inconfessabile. Un’attrazione condivisa dalla stessa prigioniera. Intanto, un viaggio avventuroso alla ricerca di una pietra dotata di poteri leggendari potrebbe unire la Scozia. O spezzare due cuori…
Note:
IL GUERRIERO E LA NOVIZIA è il nuovo, avvincente romanzo del duo di autrici italiane Michela Piazza e Pamela Boiocchi.
Tra le opere di Michela Piazza e Pamela Boiocchi già pubblicate nella collana I Romanzi Passione, ricordiamo IL BASTARDO DEI MOGHUL.
Ambientazione:
Isola di Mull, Ebridi interne, 1263
Finalmente! Aspetto sempre con impazienza queste uscite, e un nuovo romance storico del duo Piazza/Boiocchi è proprio quello che mi serviva per cominciare bene l’estate, non vedo l’ora… Sarà mio!
Trama davvero interessante, adoro la Scozia e seguo le due autrici, quindi sono curiosa, non vedo l’ora di leggere il romanzo.
Amo questo genere di trama, non vedo l’ora di leggerlo! Piazza e Boiocchi sono una garanzia!!!
Grandissime le Peperoncine. Questo libro promette davvero molto molto bene. Non vedo l’ora di acquistarlo!
Bella novità! Finalmente le peperoncine tornano in edicola!
Trama accattivante e bella cover!
Una trama che si preannuncia particolarmente intrigante. Un’ambientazione scozzese che ci porta tra verdi montagne e tenebrosi castelli. Le già ampiamente affermate autrici ritornano sulle Highlands, un ambiente a loro sempre caro e che particolarmente le ispira. Il fascino del rude guerriero preso tra il martello della guerra e l’incudine dell’amore. Le pudicamente nascoste, insidiate, candide grazie di una novizia, strappata con violenza alla sua virginale vita, che sente nascere in sé un’attrazione per il suo rapitore. Un vortice di violenza e passione certo in grado di attanagliare l’attenzione di chi legge dalla prima all’ultima pagina.
Le peperoncine Pamela &Michela sfornano libri come se fossero biscotti!
D’altronde a loro piace molto cucinare e adorano i tipici biscotti scozzesi.
Non mi stupisce che abbiano scritto un altro libro ambientato in scozia, tema di cui sono molto preparate. Credo sarà un’altra favolosa opera scritta la loro.
Buona lettura a me, quindi!
Non vedo l’ora di leggerlo. Adoro le trame in cui ci sono conventi/novizie ecc. Un libro che si preannuncia accattivante!
Aspettavo con trepidazione un’altro romance passione di queste super bravissime autrici✌?✌?
Trama e Cover bella accattivante e molto suggestiva???
Già prenotato l’ebbok su Playstore??
Non vedo l’ora di leggerlo?????
Isola di Mull, Ebridi interne, 1263
Aonghus Mor, erede del casato di Islay, per proteggere il suo popolo da Alexander III, il quale vuole riunire sotto il suo comando l’intera Scozia, accetta per ordine di suo zio di andare sull’isola di Iona per rapire una giovane monaca, Eidilih, figlia di un nobile scozzese Cailean Mòr Campbell, braccio destro di Alexander III.
Averla tra le loro mura gli avrebbe garantito una sorta di tutela dal sovrano di Scozia.
Quale padre infatti metterebbe a rischio la vita della primogenita per difendere un amico?
Aonghus insieme all’amico fidato Murchadh si recano sull’isola e irrompono nel convento agostiniano creando il caos tra le monache e andando alla ricerca della ragazza.
“Aveva un viso delicato, a cuore: la pelle diafana si coloriva di un rosa delizioso sulle guance morbide.”
Eidilih si trova in convento non per vocazione ma perché il padre l’ha rinchiusa lì per un voto fatto.
Il suo carattere non proprio docile la porta spesso a scontare delle punizioni, infatti quando Aonghus e i suoi uomini irrompono nel convento, Eidilih non è con le altre consorelle ma a strappare erbacce perchè durante le lodi mattutine ha sbadigliato.
Viene avvertita dell’arrivo di Aonghus da frate Cuthbert, un fantasma che le rivela di essere un suo lontano parente, ma nonostante il tentativo di nascondersi, la ragazza viene trovata e presa in ostaggio e portata sull’isola di Mull.
“Era affascinante. La mascella forte e volitiva era sottolineata da una spruzzata di barba, di un tono più scuro rispetto alla chioma folta e ribelle. La pelle era dorata dal sole, segno che passava molto tempo all’aperto, e gli occhi, così brillanti e profondi, possedevano un taglio vagamente felino. Era impossibile restare indifferenti davanti a quel sorriso…”
La dolce e ingenua ragazza fa breccia nel cuore del guerriero, che si trova così a dover combattere una battaglia tra cuore e senso del dovere verso il suo popolo.
Anche per la ragazza inizia una battaglia interiore, le sensazioni che sente quando è con il guerriero non le ha mai provate prima, si ritrova così fidarsi di lui, del suo rapitore e carceriere tanto da rivelargli che non è una monaca perché non ha preso ancora i voti.
“Quando era con lei, provava il desiderio di essere un uomo migliore.”
Quando però la situazione alla fortezza si complica Aonghus non esita a proteggere la ragazza, e decide che la cosa migliore è sposare Eidilih.
“Erano estranei che si erano incontrati nella peggiore delle circostanze e si erano ritrovati uniti per motivi sbagliati. Eppure erano così perfetti da spingerlo a pensare a un miracolo.”
Il fantasma di frate Cuthbert, durante una delle sue apparizioni rivela alla ragazza un segreto che potrebbe aiutare Aonghus nel suo obiettivo di salvare la sua gente e mantenere la pace.
Il guerriero crederà alle parole della ragazza ormai sua moglie?
Tra momenti di pura passione e una fuga notturna alla ricerca della pietra misteriosa, le autrici riescono a tenere la scena, a non fare mai abbassare il livello di attenzione di chi legge.
Un saliscendi di emozioni, che terrà il lettore incollato alle pagine, anelando a un lieto fine.“Il guerriero e la novizia” è stata una piacevole lettura, è la prima volta che leggo un romanzo di queste due autrici e sono riuscite e farmi battere il cuore.
Ho prezzato la penna di Michela e Pamela che, con eleganza e cura per i dettagli, riescono a portare il lettore dentro la scena e a renderlo non spettatore ma complice dei protagonisti.
Aonghus e Eidilih, due vite destinate a incontrarsi per riscrivere insieme un nuovo futuro.
Eidilih è dolce, ribelle e a tratti ingenua, chiusa tra quelle quattro mura del convento è come una farfalla senza ali, sarà il bel guerriero a darle la libertà e farle provare un sentimento a lei sconosciuto: l’amore.
“Aveva sempre creduto che per essere vivi, fosse sufficiente respirare. Invece Aonghus le aveva dimostrato che si iniziava a vivere sul serio solo quando si incontrava qualcuno che era in grado di togliertelo, il fiato.”
Aonghus, non ha mai pensato all’amore, quello vero e durato, è sempre corso dietro a donzelle solo per regalare loro notti infuocate e al mattino svanire.
Quel rapimento per lui è come una benedizione per la sua vita.
Lei è il sole che scalda le gelide giornate.
E’ luna che rischiara la notte.
E’ respiro. E’ vita.
“I baci che le aveva dato non erano per nulla simili a quelli condivisi con nessuna delle altre donne che aveva avuto. Eidilih risvegliava in lui un senso di protezione, una tenerezza sconosciuta. E, al tempo stesso, lo annientava in un vortice di desiderio.”
Un romanzo che parla di riscatto, di una passione indomita e un legame indissolubile, tanto potente da resistere alle avversità.
Un amore capace di sorprendere ed emozionare.
Il mio consiglio è di non lasciarvi sfuggire questa chicca, nata dalle sapienti mani di Pamela e Michela
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Isola di Mull, Ebridi interne, 1263
— Stiamo per affrontare tempi difficili. Ho bisogno che tu sia lucido. Che compia il tuo dovere. […] Alexander III è da tempo una spina nel fianco, per noi isolani — aveva nel frattempo ripreso a sproloquiare lo zio. — La fissazione di riunire sotto il suo comando l’intera Scozia lo rende pericoloso. È solo questione di tempo prima che sferri un attacco più deciso.
A Aonghus Mór, signore dell’isola di Islay, è stata affidata una missione: prelevare una novizia nel convento sull’isola di Iona; costei è di vitale importanza per il gioco di alleanze che ha in mente Dubhgall al fine di trovarsi sempre dalla parte del vincitore. Il nipote, nonostante abbia compreso il piano dello zio e non lo approvi, esegue gli ordini con l’auspicio che presto possa prendere pieno possesso del suo ruolo a Islay e, nel frattempo, non smette di sollazzarsi tra le gonnelle che gli capitano a tiro.
La giovane preda, abbigliata con le mortificanti vesti del convento, fece per scattare in piedi, ma lui fu più lesto. Le afferrò uno dei polsi sottili. […] La osservò dibattersi e, non per la prima volta quel giorno, si trovò a pensare che le religiose di Iona fossero dotate di uno spirito indomito. […] — Siete voi Eilidh? […] Era sul punto di ripetere la domanda, quando i suoi occhi incrociarono quelli di lei. Erano grandi e luminosi, circondati da folte ciglia scure. Grigi e mutevoli come il mare quando è arrabbiato. Iridi di ferro e di velluto, capaci di incatenare un uomo o di incantarlo.
Il guerriero non fallisce neanche in questo incarico, e dopo il primo incontro “scioccante” per entrambi, i due giovani iniziano a scambiarsi confidenze e segreti; e come un incantesimo o grazie a un gioco divino, tra i due nasce un’alchimia del tutto particolare che spinge l’imperituro donnaiolo a promettere a Eilidh che l’avrebbe sempre protetta. Aonghus cerca di convincersi che è solo per la “causa”, oltre a una semplice attrazione… che, però, non si assomiglia per nulla al richiamo carnale per Margaret. Tuttavia è sempre più confuso ogni volta che si avvicina a Eilidh, e pur rispettando gli ordini di Dubhgall – e le allenze da lui dettate –, si ritroverà ancor più spesso ad agire d’istinto, soprattutto al momento di comunicare lo stratagemma perfetto per proteggere, per sempre, la ragazza. Eilidh, nel trambusto pre-rapimento, farà l’incontro con il suo mentore: fratello Cuthbert. Costui la veglierà dall’alto, consigliandola e rivelandole il segreto per mettere al sicuro la Scozia dalle invasioni norvegesi.
— Che Dio mi perdoni — lo udì sussurrare. E, senza darle il tempo di capire, posò le labbra sulle sue. Eilidh sussultò al contatto. Era caldo e rude e… oh! La stava baciando davvero.
Il rapporto sempre più stretto tra il rapitore e la cailleach dhubh porterà entrambi a comprendere che a legarli vi è anche lo stesso desiderio: essere liberi, liberi di restare insieme. Ma Aonghus sa che la guerra tra i norvegesi e la Scozia è inevitabile, e per limitarne i danni, si affida alle parole di Eilidh e del suo consigliere.
— Tu sei stato costretto a schierarti contro la mia gente, contro la Scozia. Ma noi potremmo rappresentare la chiave per liberare per sempre le Isole dai norvegesi
Il guerriero si è impegnato a cercare con lei la Stone of Victory, ma come riuscirà a conciliare l’amor di patria con il nuovo sentimento dal quale si sente avvolto? Con chi si schiererà alla fine Aonghus? Riusciranno a unire gli intenti e vivere il loro amore?
Leggere un romanzo del duo Boiocchi-Piazza è come avventurarsi in un territorio inesplorato, fitto di leggende, curiosità, avventura e l’incontenibile passione con cui il lettore si trova sempre così a suo agio. Seppur abbiamo conosciuto, attraverso tante letture, la Scozia in tutte le salse, le autrici hanno attinto a veri fatti storici e costruito una storia ad hoc per il valoroso Aonghus. Vi invito a leggere alla fine del romanzo i cenni storici che sono sempre esplicativi e interessanti in ogni lettura dei Romanzi Mondadori.
Il guerriero e la novizia ci presenta due personaggi agli antipodi, soprattutto nel modo di vivere. Eilidh è figlia del potente Cailean Mór ed è proprio per decisione di suo padre – il motivo a voi scoprirlo! – che viene destinata a sposa del Signore. Di Aonghus già vi ho narrato molto, ma dovreste leggere il romanzo per assistere al suo radicale cambiamento. In un certo senso sarà proprio la fede a unire i due giovani, quasi legati da una decisione divina. Entrambi i profili sono tratteggiati alla perfezione, soprattutto per quanto riguarda la parte introspettiva. Eilidh è credente eppure sa che il convento non è nel suo destino; si aggrappa a Dio nel momento del bisogno ma è di indole ribelle e in suo aiuto apparirà una figura importante, il già nominato fratello Cuthbert; consigliere al momento opportuno, appoggerà l’inopportuna relazione tra la sua protetta e il signore di Islay. C’è un personaggio che mi è rimasto nel cuore – l’uomo orso, come lo definisce Eilidh – che rappresenta un forte legame di amicizia con il protagonista. Il mio animo romantico sognerebbe una storia anche per lui, chissà se gridarlo ad alta voce alle autrici, servirà a riportare Muchandh tra le braccia dei lettori?
Un romanzo avventuroso, appassionante e romantico, in un’ambientazione particolare che vi farà davvero sognare grazie alla sapiente scrittura delle autrici, in una mescolanza armonica e sensuale. Non aggiungo altro per non togliervi il gusto, ma preparatevi a tutto!
Consigliatissimo!
Mi è piaciuto molto questo romance dalle atmosfere scozzesi. I protagonisti sono convincenti, così come il periodo storico. Ho amato Eilidh, con i suoi occhi mutevoli come il mare in tempesta e il suo carattere indomito, un personaggio femminile mai scontato. Ma più di tutto, ho adorato questa bella storia d’amore senza tempo che incanta dalla prima all’ultima pagina. Brave le autrici!