Uscite de I Romanzi – marzo 2017

CLASSIC

1143 – Loretta CHASE – Una scommessa intrigante (Knaves’ Wager)

1144 – Hannah HOWELL – L’onore delle Highlands (Highland Honor)

1145 – Jo BEVERLEY – Una sposa deliziosa (A Shocking Delight)

 

EXTRA PASSION

75 – Geneva LEE – Pretendimi (Command Me)

76 – Mary WINE – Istinti indomabili (Highland Hellcat)

 

ORO

171 – Susan KING – La fanciulla dei cigni (The Swan Maiden)

172 – Teresa MEDEIROS – Ladro d’amore (Thief of Hearts)

Commenti
  • Porzia

    Non so più che dire…..

  • Maryesp

    Per me che è da un paio d anni che ho scoperto questo mondo in rosa sono tutti titoli nuovi sicuro leggerò Mary Vine. Per gli altri titoli mi affido ai vostri consigli!

  • Nicoletta

    Bene per me classic più oro non li ho… ogni mese incrocio le dita che non smettiate di pubblicare e così ci si accontenta delle pubblicazioni e non si chiede altro (amando questa collana da sempre)intanto non serve a nulla (so che non dipende da Voi Redazione Voi credo facciate il possibile su quello che avete a disposizione)ma rimpiango sempre più gli anni passati con tante uscite di qualità e scelta con un occhio di riguardo nel limite del possibile a noi Lettrici e se penso alle uscite e alle lettrici fortunate nei paesi dove questo genere è considerato come gli altri che vendite!!! le invidio molto…un unica richiesta negli oro potreste andare ancora un pochino più indietro uno più recente e l’altro più datato Grazie!!

  • Emma

    Io a marzo non prenderò nulla, e purtroppo capita spesso ultimamente….

  • Paola

    Quello di Loretta Chase l’ho letto in inglese, molto bello.

  • Alessandra

    Prendo quello della Chase anche se è del 1990 visto che è autoconclusivo. Quello della Beverley è il quindicesimo della serie e, non avendo letto nessuno dei precedenti, passo. Della Howell non ho letto il precedente perciò salto anche questo (non inizio più nessuna serie con questa collana). La Medeiros ce l’ho, anche quello della King è il secondo di una serie perciò niente visto che anche di questo non ho letto il primo e poi la trama non mi ispira. Quello di Geneva Lee è un erotico BDSM contemporaneo ed è il primo di una serie di ben 7 libri…vedrò se rischiare (sinceramente in mezzo a tanti miliardari ci mancava il principe in esilio!). Anche quello della Wine è il secondo di una serie che però conta tre libri…se la completano li prenderò in considerazione.

  • Alessandra

    Sarebbe possibile pubblicare titoli vecchi in ebook? Vorrei tanto quelli di Maggie Osborne!

  • Miki54

    Avevate promesso di pubblicare in e book i romanzi di mary Balogh già pubblicati negli anni in cartaceo e poi divenuti introvabili, ma dopo il primo
    Blocco non ne sono seguiti altri.
    A quando? E quando altri titoli in e book di pubblicazioni già fatte in cartaceo?

  • Fabiola

    Non male come offerta nel mese di marzo. Impossibile avere maggiori pretese. Grazie redazione.
    Ce n’è per tutti i gusti, dai Classic ben scritti e tradotti agli hot a mio avviso sempre più’ eccessivi. L’erotismo portato agli estremi del pornografico mi ha sempre personalmente repulsa. Ma si tratta di libere scelte e perciò di de gustibus, per cui…
    Mi attira molto Il book di Loretta Chase per le buone idee dell’autrice e la scrittura scorrevole, prenderò senz’altro la Howell per l’ambientazione scozzese e il periodo (prima metà del ‘400!) e rinuncerò volentieri a Jo Beverley per la banalità di troppi suoi romanzi (e conseguenti delusioni in passato).
    Sorvolerò sugli Extra-Passion per quanto già espresso e mi sa che un pensierino per i due Oro lo farò volentieri, portafoglio permettendo.

    @ Alessandra.
    Scusa l’appunto, cara, ma la tua prevenzione sulle serie mi sembra esagerata. Nel caso da te citato della Howell poi … mi pare sia una semplice trilogia. Il primo è già stato pubblicato nella stessa serie qualche mese fa, il secondo è questo in arrivo a marzo, e suppongo che per il terzo non dovremo aspettare poi tanto. Mi spiace che tu ti sia già persa il primo. Era molto avvincente.

  • Alessandra

    Ciao Fabiola, se vedessi il numero di serie che ho iniziato negli anni e che non sono state portate a termine per motivi sconosciuti capiresti…
    Lasciami dire che, visto che I Romanzi negli ultimi tempi hanno subito una riduzione drastica sia nelle proposte che nella qualità, mi viene anche il dubbio che potrebbero chiudere la collana di punto in bianco (e non ne sarei per niente sorpresa).
    Inoltre non c’è più nessuno scambio con la redazione nel senso che, noi facciamo domande ma di risposte nemmeno l’ombra.
    Credo che la mia sfiducia sia giustificata.

  • Eiry

    A quando il terzo della serie degli angeli caduti della MacLean?
    Non vorrete mica far passare un altro anno e mezzo tra un romanzo e l’altro, vero?

  • Luisa

    Pienamente d’accordo con Alessandra, io che non inizio una serie finché non ho in mano tutti i libri ma li compro tutti ho almeno 400 romanzi lasciati in sospeso nella libreria, alcuni sono riposti da oltre 20 anni e sono certa che molti di essi resteranno lì.

  • Fabiola

    @Alessandra
    Ciao. Sono d’accordo con te al cento per cento per quanto riguarda le lunghe, interminabili serie da sfinimento nervoso. Per tanti motivi. Anch’io non gradisco per niente che un’autrice si lasci tentare dal proseguimento ad libitum di un’idea e di un’ambientazione iniziale, e soprattutto dalla trappola mortale dello sviluppo degli insignificanti personaggi secondari , il più delle volte sparpagliati in poche righe nel primo, fortunato romanzo. Ben poche scrittrici riescono a essere all’altezza dei loro propositi, e delle nostre aspettative di lettrici. A mio parere una buona idea e la conseguente ambientazione (sperabilmente con un briciolo di ricerca storica e linguistica, e una tanto augurabile quanto doverosa verifica dei luoghi e dei fatti!) possono tutt’al più resistere per un altro paio al massimo di cosiddetti “seguiti”.

    È solo e unicamente per questo che mi ero sentita di farti notare l’eccessiva perentorietà del tuo sfogo. Una trilogia, premesso che il primo tomo sia riuscito a catturarci, credo che sia la sola occasione per cui valga la pena di darsi la pena (!) di seguire fedelmente le tracce. Aspettando con pazienza, tampinando gli edicolanti giusti, completando la felice triade. Ti ho citato la Howell perché è in ballo adesso, ma in passato ricordo molte belle trilogie (completabili con poca fatica e maggiori soddisfazioni), pubblicate nelle nostre amate collane Mondadori. A memoria (povera me), ricordo per esempio una non troppo lontana trilogia di Sabrina Jeffries (iniziava con Lord Pirata o con Per sempre nel mio cuore? Boh). O anche, una bellissima trilogia, senza seguiti inutili, di Mary Jo Putney di qualche anno fa (2009? 2010?) che è ancora un tris di libri “magici” sotto tanti aspetti … (attendi un attimo che vado a controllare negli scaffali): sì, eccoli qui…: Un bacio del destino, Magia rubata, Magico incanto. Ricordo con estremo piacere quelle amene letture per la precisione storica, la ricostruzione ambientale, l’atmosfera fatata e la scorrevolezza del testo. (Quasi quasi me ne rileggo uno appena ho finito quello che ho sul comodino, tanto mi sono fatta tornare la voglia!). Ecco, l’ho detto: non dobbiamo necessariamente aspettarci sempre il nuovo e il moderno; se è vero che amiamo questo genere letterario proprio perché non lo consideriamo “letteratura minore” o di serie B, dovremmo apprezzarne i testi ben scritti, o quelli che ci hanno avvinte la prima volta. Non solo badare alle date d’uscita, alle copertine o alle mancate corrispondenze tra i due bei protagonisti e le loro trasposizioni grafiche talvolta incongrue in copertina.

    Per quanto riguarda i tuoi timori sul prosieguo delle nostre amate collane… anch’io da anni tremo al solo pensiero del possibile peggio (!). Semplicemente però non dipende da noi, né dalla redazione né da chissà quali infausti complotti aziendali (?!). Hanno già bloccato o soppresso in passato intere collane (Mystery, Emozioni); poi le hanno timidamente riabilitate introducendo qui e là qualcuno dei generi abbandonati (paranormale, vampiri, mistero, viaggi nel tempo…) nelle collane superstiti; e in certi casi hanno fatto risorgere collane sospese (Emozioni, Oro), promettendo pingui programmi annuali che poi, alla luce di cambiamenti e rivalutazioni interne alla casa editrice (a noi ignote e impenetrabili), sono stati drasticamente ridimensionati (vedi per esempio il taglio delle uscite Emozioni, che a me piacevano tanto col binomio storico/contemporaneo).

    Condivido anche la tua stessa nostalgia della passione, dell’attenzione e soprattutto del trasparente e sincero contatto diretto con la redazione fornita (per pochi anni purtroppo) dall’indimenticabile e insostituibile Biancolino. Chi saprà mai che cosa è successo? Ci aveva abituate troppo bene. E credo che la sua mancanza al timone abbia involontariamente contribuito alla deriva presa dalle scelte aziendali nel nostro amato settore letterario. Magari potessimo tornare indietro a quei bei tempi! Con anticipazioni, scalette, stimoli continui, conferenze, incontri con le autrici, fiere, scambi di idee e opinioni. Un gran bel blog, una gran bella atmosfera, un gran bel far cultura, quasi tutto purtroppo dissennatamente dilapidato e ormai perduto, forse per sempre (sigh).

    Ma sono anche convinta che la peggior cosa che possiamo fare sia quella di lamentarci in continuazione, di criticare ogni virgola, di cassare ogni scelta, di respingere ogni proposta di lettura nuova, di fare tam tam negativi, di minacciare disdette di abbonamenti, di paventare cessazioni di acquisti, di tempestare con astio e livore una povera “redazione” ammutolita al pari di noi, di sbagliare bersaglio con i nostri strali e le nostre profezie complottiste. In una parola, di abdicare alla resistenza costruttiva.

    Credo che invece la cosa migliore sia quella di rinobilitare con vigore e predisposizione positiva le poche cose che ci hanno lasciato: un blog pur sempre libero e aperto allo scambio delle opinioni di chiunque, diverse collane pur barbaramente tagliate nelle uscite ma ancora vive, la possibilità di acquistare sia in cartaceo sia online e anche in e-book. E soprattutto quello che tanto mi manca di Marzio Biancolino: l’intelligente, professionale, vivace, attento, appassionato dibattito culturale su ciò che abbiamo letto e assorbito (è letteratura!). Rinunciare a questo è stato straziante. E sentirci inascoltate e vederci divise con sequele di commenti sulle frustrazioni e le delusioni e le minacce e i battibecchi indispettiti che da troppo tempo devastano masochisticamente il nostro (un tempo) amatissimo e frequentatissimo blog.

    Parliamo positivamente dei libri che abbiamo letto, di come ci sono piaciuti e perché, scambiamoci consigli di lettura su altri romanzi della nostre collane Mondadori, sulle uscite dopo la lettura e non anticipatamente discusse e negate (!). Continuiamo a comprare ciò che ci piace scegliendo in base ai giudizi, alle dritte, alle “recensioni” che ci siamo sempre scambiate dopo la lettura, lasciando perdere i consigli alla redazione, le proposte redazionali e le richieste impossibili. Se vogliamo davvero la sopravvivenza e la moltiplicazione delle offerte in queste collane, la cosa migliore per convincere chi di dovere credo sia una sola: far vedere che piacciono e vendono. Sempre di più, non di meno.

    Chiedo scusa per lo sfogo e la lungaggine.

  • Giancarla

    Mi sembra evidente che alla redazione non interessa l’opinione delle lettrici: riportano ancora il calendario 2016, propongono ancora l’EXTRA della Masella datato 5 agosto 2016 che ovviamente non interessa più a nessuno, non rispondono alle critiche….. francamente …. a cosa serve questo blog? Bohhh

  • anna

    Sono una fedele vostra lettrice dagli anni 80 ho tutta la collezione di Mary Ballog però anche io ultimamente ho diradato gli acquisti perché mi piacciono molto le autrici italiane ma è tantissimo tempo che non vengono
    pubblicate.

  • Fabiola

    @Luisa

    Ciao Luisa.
    Dovresti vedere i miei scaffali e le mie tante librerie sparse per casa! Perfino in cucina e nel bagno. E se non bastasse, anche quelle nelle case dei miei figli ormai adulti. E in casa di amiche e di amici. Abbiamo scatole e scatoloni pieni di testi e volumi persino in garage e in cantina. Che ci vuoi fare? Siamo o non siamo lettori e lettrici incallite?

    Io leggo da quando ero bambina, ogni giorno, quasi sempre la sera a letto (tranne in vacanza o in treno), perché la famiglia, il lavoro e tanti altri impegni assorbono l’intera giornata, sette giorni su sette. E non leggo solo romanzi sentimentali. Saggi, storia, inchieste giornalistiche, poesie, gialli, narrativa d’ogni genere (a me gradito, naturalmente). Ma ti assicuro che, una goccia alla volta, pagina dopo pagina e un volume dopo l’altro, leggo tutto (o quasi). Quel che resta in disparte, per mesi o anche per anni, è solo “in sala d’attesa”. Lo leggerò senz’altro, come mi ripeto spesso, “in pensione”, se mai arriverà, o comunque per tutta la mia (speriamo) serena vecchiaia.

  • Niky

    Condivido quello che hai scritto Fabiola ma credo che come hai detto io personalmente sono stata abituata bene è tornare indietro è difficile abituarsi e non arrabiarsi anche senza sapere purtroppo tutte le difficoltà motivazioni forse è proprio per questo si reagisce così non so probabilmente non saremo mai informate di tali cambiamenti e cosa ci aspetta per il domani ma amando da sempre questa collana per me rimane la n.1 con tutte le mancanze passate e presenti rimpiango anch’io il Sig.Biancolino che ha fatto miracoli è il dispiacere è stato grandissimo quando è andato via..detto questo io imputo la principale colpa all’Editoria che non considera da sempre questo genere letterario come dovrebbe essendo uguale agli altri tutto ciò è di poco rispetto a tutte le Autrici e Lettrici che amano leggere in primis e poi la libertà di scegliere il genere e avere romanzi integri e di qualità come tutti gli altri…forse se ci fosse la dovuta considerazione come all’estero tutto questo non succederebbe saremo tutte sicuramente più contente con scelta e qualità e naturalmente vendite visto che sappiamo che tutto funziona in base a questo in tutti i settori con il risultato di trascurare tutto il resto..comunque Io continua a rinnovare i due abbonamenti non ne faccio altri solo per non avere doppioni (oro e introvabili) se non li ho li acquisto in cartaceo sarò antica ma per me il libro tale deve rimanere per me e per ora..voglio però e lo dico con forza che continuino come riescono ha pubblicare ma non posso non augurarmi che arrivi dinuovo Biancolino o chi come Lui non posso dire che non lo spero..perciò acquistiamo se possiamo e teniamo duro arriveranno tempi migliori anche se ci hanno oramai abituate al peggio..non molliamo a chiedere come è già stato fatto e ho detto il rispetto e riconoscimento per il Romanzo rosa per me in particolare storico!!!
    Questa rimane la mia opinione…ognuno naturalmente fa come vuole e crede…

  • Niky

    Dimenticavo anche per me non ha importanza se sono pubblicazioni datate o nuove purché di qualità e inedite nelle collane delle nuove uscite..

  • Citty (required)

    Benissimo la Chase, nella speranza di qualcosa simile al Lord…comunque i suoi sono molto belli. Andro’ anche sulla Medeiros mi e’ sempre piaciuta. Vorrei poter comunicare con una di queste persone MIKI54 c’e’ la possibilità senza andare contro le regole del blog? Grazie per eventuale informazione

  • Citty

    Mi aggrego al gruppo per la non stampa di tutti i libri di una saga. Poi, davvero , leggendo i vari commenti ci si rende conto che il romance ti fidelizza e ti rendi conto che a 50 anni , li stai comprando da 35 e ne hai centinaia( se penso che per un po’ li ho pure regalati a valanga alle varie suocere della famiglia e ne ho dovuti ricomprare usati per possederli , di proprio possesso cartaceo). Ed e’ qui che non si capisce perché l’Italia deve bistrattarci quando negli anni i fatturati oserei dire ci sono stati. Non e’ cultural o radical chic? Le 50 sfumature per esempio nessuno le ha lette pero’ ne hanno venduti milioni….( anche se non centra niente col romance). Ho la casa invasa da carta stampata di vario genere e’ litigo di continuo col resto della famiglia per gli spazi. Non voglio pensare a cosa ho speso in questi anni. Da qui di nuovo la non comprensione del perché’ solo noi italiane in questo settore siamo maltrattate. ciao a tutte

  • Frederica

    per Citty:

    se Miki54 ha inserito nel firmare i propri commenti un link al proprio sito web, o blog, o pagina su uno dei social media, la sua firma risulterà cliccabile e tu potrai pertanto contattarla direttamente.

    L’indirizzo email usato dalle lettrici per lasciare commenti sul blog è, invece, strettamente privato: la Redazione potrà eventualmente utilizzarlo, in casi particolari, per contattare le lettrici privatamente, ma non può divulgarlo ad altre lettrici.

  • Citty

    Grazie Federica purtroppo il suo Nome non e’ cliccabile. Fa niente. Almeno ora ho capito come funziona.Grazie ancora ciao

  • Fabiola

    @Niky

    Ciao.
    Hai ragione. È un problema quasi esclusivamente italiano. In tutto il resto d’Europa e nel nordamerica non c’è disprezzo nei confronti del “romance”, cioè del genere sentimentale o romantico. La maggior parte delle autrici che amiamo sono americane o canadesi, britanniche o australiane. Ma ci sono anche fior di scrittrici in altre nazioni. Altrove non è considerato affatto un genere minore o “da signorine”. Ci sono persino bravi scrittori maschi che scrivono romance sotto pseudonimo, naturalmente femminile, e ci campano bene, tanto è stimolante comunque come scrittura creativa. Ricordi quel bel film con Jack Nicholson ed Helen Hunt di qualche anno fa – Qualcosa è cambiato – in cui il personaggio interpretato da Nicholson è proprio… un affermato e benestante scrittore di romanzi “rosa”?! Negli Stati Uniti e nel resto dei paesi Occidentali è così. Un genere come un altro, ma sempre letteratura.
    Be’, gli ottimi libri, come i bei film, si rileggono e si rivedono, si conservano e si collezionano. È anche per questo che la redazione, giustamente, ripropone e rilancia da sempre numeri usciti da mesi, o anche da anni . Nelle presentazioni, ci sono sempre stati i rimandi ai romanzi precedenti della stessa autrice o ad altre proposte dello stesso filone già pubblicate nelle collane. I buoni libri non invecchiano mai. Non hanno nessuna data di scadenza.

  • Daniela

    Ciao a tutte, mi piacerebbe sapere chi come me adora le scrittrici Linda Howard e Judith Mcnaught, al confronto delle quali tutte le altre scompaiono o quasi. Ho letto tutti i loro libri tradotti in italiano, ma quanto mi piacerebbe che si pubblicassero altri loro romanzi come all’estero!!! Storie avvincenti , articolate, personaggi fantastici …libri da leggere tutto d’un fiato e da non dormirci la notte per finirli come “Paradise” o “Dopo quella notte” per citarne solo alcuni……Ho provato a leggere un pò di tutto quello che offre oggi il mercato dell’editoria rosa, rosa crime, rosa storico, romantic suspance, ma è stata una delusione grandissima.
    Mi paicerebbe sapere i vostri pareri e sapere che non sono la sola ad apprezzare queste scrittrici.
    Ciao e grazie
    Daniela

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