Scacco alla regina (3051)

marzo 5th, 2012

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Pochissimi sanno che l’aristocratica e squattrinata lady Georgiana Rannoch, imparentata alla lontana con la regina d’Inghilterra, si mantiene facendo la donna delle pulizie. Attività non facile da conciliare con le missioni segrete che proprio Sua Maestà le assegna di tanto in tanto. Questa volta si tratta di ospitare la principessa di Baviera, Hanni, e di fare in modo che scocchi la scintilla d’amore con il principe di Galles, distogliendolo dalla temuta Wallis Simpson. Bel guaio per la povera Georgie. Anche perché Hanni tutto sembra meno che una principessa, e poi questo suo strano desiderio di andare in una vecchia libreria di Londra a incontrare un comunista… Certe idee non sono molto popolari nel loro ambiente, tanto più negli anni Trenta. Lei alla fine l’accompagna, ma ad aspettarle trovano l’uomo ucciso a pugnalate. Povera, povera Georgie: ingaggiata come semplice chaperon, eccola precipitare nel vortice di un’intricata cospirazione.

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Giallo Mondadori 3190: Rhys Bowen, “Morte a corte”

marzo 25th, 2020

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Rhys Bowen, "Morte a corte", Giallo Mondadori n. 3190, aprile 2020

Rhys Bowen, “Morte a corte”, Giallo Mondadori n. 3190, aprile 2020

Rhys Bowen, “Morte a corte”, Giallo Mondadori n. 3190, aprile 2020

 

Lady Georgiana, “damigella spia” dal sangue blu, torna sulle pagine del Giallo Mondadori con una nuova, travolgente avventura tra fantasmi, scandali di palazzo e inquietanti omicidi.

Siamo in Inghilterra durante la Grande Depressione, Lady Victoria Georgiana Charlotte Eugenie, della casata dei Windsor, si trova senza il becco di un quattrino e così, nonostante sia trentaquattresima in linea di successione al trono, si vede costretta all’umiliazione più grande: lavorare.

Quando le arriva un’occasione di lavoro niente di meno che dalla regina, Lady Georgiana la coglie al volo: dovrà fare da dama di compagnia alla Principessa Marina di Grecia, membro della famiglia reale danese, che sta per convolare a nozze con il Principe Giorgio. Fra i suoi compiti c’è quello di aiutare la futura sposa ad ambientarsi nell’alta società londinese, portandola a teatro, a fare acquisti e… a risolvere omicidi.

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Scorribande giallistiche IV

ottobre 17th, 2013

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Mamma li turchi, anzi i cinesi!..

Continuo queste scorribande veloci  di palo in frasca che mi fanno sentire ancora giovincello scherzoso. Chi vuole qualcosa di più profondo e corposo passi oltre.

Mamma li turchi, anzi i cinesi! Dopo l’invasione del malloppone scandinavo ecco la banda degli occhi a mandorla che si abbatte sull’italico suolo con Xialong Qui, Hiao Bai e He Jagong. Dagli immacolati silenzi nordici ai casini di Shanghai e dintorni. Ma il risultato è sempre lo stesso: il morto ammazzato. Anzi, i morti ammazzati.

Il Berkeley de L’ultima tappa è forte, via. Congetture, ipotesi, supposizioni, certezze che svaniscono fino allo stupendo finale che scombina tutto. Da artista.

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La detective lady secondo Fabio Lotti

aprile 29th, 2010

Buona lettura

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La detective lady nel romanzo poliziesco. Dalle vecchiette terribili alle giovani sfigate

All’inizio volevo scrivere una specie di polpettone con più di cento citazioni. Poi mi sono ricordato della famosa frase di Totò che ogni limite ha una sua pazienza ( per i lettori in questo caso) e allora il polpettone è diventato un semipolpettone. Sempre indigesto, magari, ma almeno più breve.

Mi butto sicuro sulla Introduzione del nostro beniamino Mauro Boncompagni scritta per Le signorine omicidi colpiscono ancora, Gli speciali del Giallo Mondadori 2009, per trovare conforto a qualche mia lettura. In principio erano zitelle. Ovvero “vecchiette terribili”, ovvero “eroine in pericolo”. Niente a che fare con quelle di oggi, ma non anticipiamo. Vediamone qualcuna.

Miss Silver di Patricia Wentworth è una “zitella sferruzzante” sempre china sui lavori a maglia per i vari nipoti. Ex insegnante ed istitutrice, sferruzza e tossisce, sferruzza e tossisce, sferruzza e tossisce.  Mentre Miss Marple sorride, lei tossisce ( non so se si è capito) ma all’occorrenza sa tirare fuori un bel sorriso accattivante. Educata, educatissima, vive con le sue vestaglie ornate di pizzo, con le sue pantofole vezzeggiate di perline, tra i suoi adorabili servizi di ceramica, sempre attenta e composta. Difficile, se non impossibile, che alzi la voce, al massimo scuote la testa. Talvolta il ticchettio dei ferri segue il ritmo della conversazione e mi pare di vederla impegnata a passare dall’adagio all’andante mosso. Si concede qualche citazione e qualche massima personale (si sente che ha studiato) Vista da un personaggio “Sembra uscita da una stampa del secolo scorso”.

Altra zitella Hildegarde Withers di Stuart Palmer, alta e rinseccolita, dalla faccia cavallina che ti aspetti un nitrito da un momento all’altro. Letterariamente parlando nasce qualche anno dopo Miss Marple (siamo negli anni trenta) ma non ne sono sicuro e non ho certo voglia di scartabellare tra i miei libri. Controllate voi. Dunque Hildegarde. Intanto è americana e non inglese. E questo è assodato. Insegnante di scuola elementare, tosta, dallo scilinguagnolo sciolto e affilato. Pettegola, insomma. Proprio non ce la fa a stare zitta e vuole mettere bocca dappertutto, dando lezione anche al capo della polizia di un’isola vicino a Manhattam. Ha un amico fidato, suo corteggiatore, (c’è speranza per tutti) nell’ispettore Oscar Piper della polizia di New York che la tiene in alta considerazione (considerazione non ricambiata almeno del tutto se lei pensa che non abbia una particolare intelligenza). Con il suo modo di fare aperto e sfrontato (sempre nei limiti) riesce a carpire i segreti altrui con la sua faccia da cavalla mattonata. Ama disegnare e camminare, vedere, osservare, esplorare. Certo non è una “signorina” sedentaria adatta all’uncinetto come Miss Silver. Per concludere una “vecchia gallina spennacchiata” che mette il naso dappertutto e che risolve i misteri criminosi del suo tempo.

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Avvinti come l’edera

aprile 18th, 2009

Mi permetto di riprendere e rimpolpare cose già scritte per illuminare lo stretto rapporto che esiste fra il giallo e gli scacchi, sperando di attirare l’attenzione dei lettori su questi due meravigliosi parti dell’intelletto umano (ho esagerato?).La passione per il giallo l’ho avuta sin da piccolo quando, frugando per caso in una cantina di un mio cugino, mi ritrovai fra le mani una avventura di Perry Mason pubblicata dalla Mondatori sulla cui copertina campeggiava il volto del noto attore Raymond Burr (molti lo ricorderanno come uno dei protagonisti de La finestra sul cortile di Hitchcock, quello che ha fatto la felicità di tanti depressi mariti tagliando a pezzi la moglie) che è stato uno degli interpreti principali, se non l’unico, di questo popolare avvocato.

La passione per gli scacchi è avvenuta, invece, molto più tardi e precisamente nel 1972 al tempo dell’ormai mitico incontro mondiale Spassky-Fischer nella gelida Islanda. Fu un mio scolaro del liceo scientifico Galileo Galilei di Siena, l’attuale Maestro Alessandro Patelli presidente del circolo scacchi del CRAL del Monte dei Paschi, a condurmi lungo le strade tormentate della scacchiera. Leggi tutto »

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