Classici del Giallo 1448, Nicholas Blake, “L’angelo della morte”

Nicholas Blake, “L’angelo della morte”, I Classici del Giallo n. 1448, settembre 2021

Nicholas Blake, “L’angelo della morte”, I Classici del Giallo n. 1448,  settembre 2021 

Il romanziere Dominic Eyre fa ritorno in Irlanda occidentale per scrivere un romanzo ambientato nei luoghi della sua infanzia. Ma quando la macchina da scrivere si mette a fare le bizze, Eyre è costretto a una sosta intermedia nella cittadina di Charlottestown.

Nel pub incontra Harry, un donna dagli occhi verdi, i capelli rossastri e i modi deliziosamente sfacciati con cui scatta subito una scintilla.

Stranamente è il marito Flurry, un uomo molto più grande di età di lei, a invitare Dominic a pernottare in casa loro, dimostrandosi fin troppo ospitale.

Neppure la mente da romanziere di Eyre, però, avrebbe potuto immaginare quello che sarebbe accaduto in seguito. La coppia ha un accordo singolare… e Dominic finisce con il prenderne piacevolmente parte.

Ma quando il cadavere denudato di Harry viene ritrovato nel fiume, l’idillio iniziale finisce in tragedia e Flurry e Dominic, marito e amante della vittima, si ritrovano a unire le forze per scovare l’assassino.

Nicholas Blake è lo pseudonimo del poeta inglese Cecil Day Lewis (1904-1972). Accademico di chiara fama e nome di spicco nella storia della letteratura, Blake si è conquistato un posto anche nella narrativa di genere grazie a una corposa produzione di mystery dall’impianto classico e dallo stile sofisticato. Protagonista dei suoi romanzi è l’investigatore dilettante Nigel Strangeways, inizialmente modellato sulla figura dell’amico oxfordiano W.H. Auden.

E all’interno, per i 40 anni del Premio Tedeschi, appuntamento con la rubrica dedicata alla storia del premio con un approfondimento su “I vincitori 2004/2006″ a cura di Vincenzo Vizzini.

Buona lettura!

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