Classici del Giallo 1442, Virginia Perdue , “Il seme dell’odio”

febbraio 26th, 2021 by Redazione
Virginia Perdue, "Il seme dell’odio", I Classici del Giallo n. 1442, marzo 2021

Virginia Perdue, “Il seme dell’odio”, I Classici del Giallo n. 1442, marzo 2021

Virginia Perdue, “Il seme dell’odio”, I Classici del Giallo n. 1442, marzo 2021

 

Nubi oscure si addensano sul futuro dei novelli sposi Edith e Axel.

Sposati in tutta fretta dopo un vero e proprio colpo di fulmine, i due piccioncini si godono la luna di miele sulla West Coast, almeno fin quando avviene… uno strano incidente.

A momenti Axel non finisce sotto una grossa roccia, rotolata di colpo da un pendio a picco sulla spiaggia.

Edith è convinta che qualcuno stia provando ad assassinare il marito, ma lui minimizza l’accaduto e anzi non sembra per niente interessato a esaminare meglio la vicenda.

Solo allora Edith si rende conto di aver sposato un completo sconosciuto, e tutto ciò che inizia a scoprire del marito da quel momento in poi, tra misfatti medici, ombrose situazioni familiari e parenti vendicativi, non fa che rafforzare la sempre più lucida convinzione di aver commesso un errore madornale pronunciando il fatidico “sì”.

Il romantico sogno d’amore ormai si è infranto, trasformandosi in un cupo giallo psicologico.

 

Virginia Perdue (1899-1945), statunitense, ha prodotto come giallista solo pochi romanzi, tutti pubblicati nel corso degli anni Quaranta. Due di questi hanno per protagonista l’investigatrice Eleanora Burke. È stata amica dello scrittore di fantascienza Robert Heinlein, del quale ha incoraggiato i primi passi letterari.

 

All’interno, il racconto “Capsicum” di Marco Marinoni, vincitore del premio Giallo Piccante 2020. Ecco cosa ci racconta l’autore in merito:

“Elena era una persona particolare. Teneva molto alla linea, se così si può dire. In realtà, era ossessionata dalla magrezza. Era convinta che l’attività fisica compulsiva potesse garantirle la figura sottile che desiderava e lavorava incessantemente in questo senso. Ma era già magra, molto magra. La sua era… una distorsione dell’immagine di sé. Era in cura da uno psicoterapeuta”. Quando il cadavere di Elena Cipresso viene scoperto nella sua casa di Genova, la prima ipotesi è che la morte sia stata causata da un uso smodato di Capsimax, un integratore a base di capsaicina. Ma le apparenze ingannano, e per il vicequestore Efisio Di Vincenzo, Primo Dirigente della Squadra Mobile di Genova, si apre un’indagine dai risvolti inattesi. Ad aiutarlo nella ricostruzione della verità saranno, oltre all’immancabile ispettore capo Nicoletta Castiglioni, il prof. Ghiglieri, ordinario di Medicina Legale e Tossicologia presso l’Università di Genova, il dott. Elio Mancuso, Dirigente Responsabile del GRPS, il Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica di Genova e… i “camalli” di Sampierdarena!

E in appendice, in occasione dei 40 anni del nostro premio letterario, un approfondimento dedicato a “I vincitori 19861988″ della nuova rubrica “La storia del Premio Tedeschi”, a cura di Vincenzo Vizzini.

 

Buona lettura!

 

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10 Responses

  1. Josh Principe

    Sembra molto interessante; lo comprerò senz’ altro. Grazie per rispolverare questi classici sconosciuti ma con trame originali ed avvincenti. Adoro i gialli psicologici in particolari, i polizieschi invece li ignoro

  2. Rusty

    Comprato oggi. Nell’attesa di leggerlo rilevo che la copertina opaca è bellissima e spero sia mantenuta.

  3. Alberto Minazzi

    Pur partendo da riflessioni diametralmente opposte da Josh, ho provato a prenderlo anch’io. Fosse anche come un plauso alla politica di riprendere i vecchi gialli non pubblicati da 70 anni.

  4. adriana monticelli

    Questo mese li ho comprati tutti e tre !!!
    Grazie Redazione !
    Continuate a ristampare i vecchi classici !!

  5. Gneo

    @Rusty. La mia copia ha la solita copertina lucida a differenza della copia di ‘In viaggio con la morte’ che è opaca.
    Penso sia stato un errore del tipografo.
    Comunque è effettivamente meglio quella opaca.

  6. Raymond West

    Mi incuriosisce, per cui lo prenderò per vedere com’è. Contiuate così! Intanto lo ho consigliato qui: https://threeapenny.blogspot.com/2021/03/aggiornamenti-approvvigionatore-marzo-2021.html

  7. nota

    Questo mese ho comprato tutto, speciale compreso…. Mi sembrano uscite interessanti, ciascuna per motivi diversi. Non so quando riuscirò a metterle in lettura, ma mi sembrava giusto premiare le scelte di questo mese.

  8. fabri

    molto divertente, ancora fresco e moderno, personaggi ben delineati. bello

  9. Joe Kurtz

    Insomma, è vero che ripubblicare romanzi dimenticati da decenni è meritorio, ed è anche comprensibile il fatto che non possano essere messe in cantiere nuove traduzioni. Ma una minima rinfrescata a traduzioni di 80 anni fa, per eliminare almeno i termini più desueti, dovrebbe essere una scelta obbligata. Qui abbiamo un bambino nato fuori dal matrimonio che viene definito “bastardo”, il porridge diviene “pappina di cereali”, il canyon è un “Canion”, e così via… Che ci vorrebbe a correggere queste cosette (che, in un romanzo pubblicato oggi, non si possono proprio vedere)?

  10. Redazione

    ciao @Joe Kurtz,
    in questo caso non è stato ritenuto necessario intervenire sulla traduzione.
    Buona serata!

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