I Classici de Il Giallo Mondadori 1407: I ragni di ferro

aprile 4th, 2018 by Moderatore

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Sorvegliare una centrale elettrica in Florida alle dipendenze di un vecchio banchiere invalido. Per chi è in cerca di un lavoro come Donald Buchanan, ingegnere squattrinato, c’è poco da storcere il naso. Anche un impiego non proprio entusiasmante può evitargli di passare l’inverno senza un soldo in un parco pubblico di New York. Ed è così che, rifocillato e rivestito da capo a piedi, si ritrova nella residenza di Broken Heart Key con la famiglia Tuckerton al completo. A detta di tutti, un covo di vipere dal quale farebbe bene ad allon tanarsi quanto prima. Ma i fili del destino si sono ormai avvolti intorno a lui. Se potesse guardare nel futuro, certamente li spezzerebbe per sottrarsi a ciò che lo aspetta. Non disponendo di facoltà divinatorie, dovrà essere suo malgrado testimone di orribili eventi, come la morte di una ragazza dilaniata dai barracuda tra le onde marine. Giorni molto oscuri si profilano all’orizzonte, annunciati
da un macabro amuleto a forma di ragno.

Baynard H. Kendrick (1894-1977), statunitense, ha combattuto nella Prima guerra mondiale. Dopo una carriera come manager si dedica alla scrittura di romanzi gialli, raggiungendo il culmine della sua produzione con la serie che ha per protagonista il detective cieco Duncan Maclain. Si firma anche con lo pseudonimo di Richard Hayward. È stato il primo presidente dell’associazione Mystery Writers of America, che lo ha premiato con il Grand Master nel 1967.

All’interno, il racconto “Sogni e incubi” di Maurizio Mos, vincitore del premio GialloLatino 2017.

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9 Responses

  1. Gneo

    Un grande classico. Letto nei classici del 1975 e piaciuto molto.
    Da leggere.

  2. giuseppe

    Una domanda a Mauro Boncompagni:quest’anno avremo il piacere di leggere “The curious Mr.Tarrant” di C.Daly King? Tra le opere inedite di autori famosi segnalo “Wings of fear” di Mignon G.Eberhart ed inoltre ci sono romanzi inediti di Rufus King, Ngaio Marsh e Patricia Wentworth solo per citarne alcuni. Grazie per la risposta

  3. Mauro Boncompagni

    No, caro Giuseppe, purtroppo non avremo il piacere di leggere i racconti di C. Daly king con Mr. Tarrant. Le richieste economiche dell’agente degli eredi si sono rivelate assurde per le possibilità della collana e non c’è stato modo di venire a compromessi. In futuro, non proprio prossimo però, apparirà ancora qualcosa di Ngaio Marsh e di Patricia Wentworth, mentre quest’estate sarà in edicola un imperdibile inedito di R. Austin Freeman, “The Cat’s Eye”, uno dei romanzi più rari e labirintici dell’autore che nessuno aveva mai pensato di pubblicare in italiano. All’inizio dell’anno prossimo, poi, sarà la volta di un altro inedito di Ethel Lina White, “She Faded into Air”, che compare nella lista dei delitti impossibili e di camera chiusa compilata da Bob Adey.

  4. Alberto Minazzi

    Che grandi notizie (mi riferisco in particolare a Marsh, Wentworth e soprattutto White), Mauro! Approfitto per chiederti, allora, se ci saranno anche ristampe di Palmine, di altri gialli come questo Kendrick che mancavano da tempo o di gialli come il Lovesey pubblicato solo in uno Speciale del Giallo di non tantissimi, ma ormai comunque diversi anni fa. E, infine, hai qualche notizia positiva anche sui tanti Halter che ancora mancano all’appello? Grazie per il tempo che ci dedichi.

  5. Alberto Minazzi

    Beh, ovviamente prenderò anche il Freeman, fidandomi del tuo giudizio, anche se non è uno dei miei autori preferiti…

  6. Mauro Boncompagni

    Caro Alberto, ci saranno sicuramente anora delle ristampe tratte dalle Palmine, specie in qualcuno dei prossimi Speciali dell’anno in corso e di quello venturo. Non tutte quelle che vorrei, purtroppo, perché in certi casi le traduzioni sono difficilmente utilizzabili. Per Lovesey qualcosa si farà, anche se purtroppo i suoi ultimi romanzi sono di una consistenza tale che è difficile poterli ospitare in una collana a prezzo fisso. A me, personalmente, piacerebbe (ri)proporre la serie con Cribb, in buona parte inedita, ma bisognerebbe sapere cosa ne pensano i lettori.
    Per Halter non sono in grado di darti nessuna notizia precisa, ma so che l’editor dovrebbe avere in esame alcuni dei suoi romanzi.

  7. Alberto Minazzi

    Grazie, Mauro! Su Cribb, sfondi una porta aperta, con me! La statua di cera e Un fantasma per Cribb sono per me due capolavori. Spero in Halter e nelle Palmine: effettivamente, ho appena finito la rilettura parallela di tre traduzioni di Occhiali neri di Carr (Pitta, Francavilla e Viganò) e la più datata, pur reggendo, fa sentire il tempo che è passato… Se dici che alcune sono improponibili, mi fido; ma ricordo che anche tu sei un gran traduttore, per cui sono convinto che sapresti metterci le mani efficacemente…

  8. ophiucus75

    Ne approfitto pure io: per quanto riguarda la ventilata ipotesi di racconti inediti di Woolrich o di quelli di Fredric Brown, si sa qualcosa? Per i Gialli di dimensioni considerevoli… non si potrebbe pensare a qualcosa di simile a Urania Jumbo, o per riproposte integrali?

  9. Luigi Lauro

    I Cribb inediti sono 5 (uno è stato pubblicato nel 1975 da Sonzogno). Credo che i lettori ne sarebbero entusiasti

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