I Classici de Il Giallo Mondadori 1356: Provaci ancora Campion
Una bella ragazza e una valigia sbagliata in uno scompartimento di prima classe: non occorre altro ad Albert Campion per trasformare un ordinario raduno natalizio in un caso da risolvere. Così come, al ballo organizzato nella magione di un amico lord, è la presenza di una scassinatrice quindicenne e di un lugubre indovino acquattato dentro una tenda di velluto nero a rendere tutto più interessante, e a metterlo sulle tracce di uno spietato ricattatore. Sorprese in vista anche nei pochi giorni trascorsi controvoglia in un albergo esclusivo di una località marittima, e tutto a causa di un vecchio, una ragazza e un cane che all’alba, sulla spiaggia deserta, si comportano stranamente. Come un trio di fantasmi. Nessun pericolo di annoiarsi troppo, insomma, per il raffinato e imperturbabile indagatore di crimini piccoli e grandi. Una raccolta di storie inedite, nello spirito di un’epoca lontana in cui i detective erano uomini di buone maniere, ricchi quanto basta e con molto tempo libero per il loro hobby preferito.
Margery Allingham (1904-1966), inglese, è una celebre firma dell’epoca d’oro del giallo. Figlia di una coppia di scrittori, ha esordito pubblicando a soli diciannove anni la sua prima storia, ispirata al mondo dell’occulto, per poi affermarsi come autrice di mystery caratterizzati da ambientazioni raffinate e intrecci ingegnosi. Ha utilizzato anche lo pseudonimo Maxwell March. Il suo personaggio ricorrente, protagonista di romanzi e racconti, è l’investigatore dilettante Albert Campion.
All’interno, il racconto “Negatité” di Rossana Girotto, vincitore del premio
GialloStresa 2014.
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Posted in I Classici del Giallo, Le collane del Giallo
ottobre 2nd, 2014 at 22:32
Peccato per il titolo abbastanza bruttino, ma una nuova (è la terza) raccolta di racconti INEDITI della Allingham si prende sempre volentieri; chissà quanti ce ne saranno ancora da tradurre, in ogni caso spero li editino tutti.
ottobre 3rd, 2014 at 10:01
Utilissimo l’elenco degli autori pubblicati nei Classici.Scoprirete che
molti autori “famosi” sono ormai stati
dimenticati(ma questa è un’altra storia)
ottobre 5th, 2014 at 19:52
Le uscite del prossimo mese sono abbastanza buone; nel giallo si avrà un romanzo di Krueger e un altro di Anne Perry, mentre nei classici si va sul sicuro con due autori di sicuro appeal; “La vedova beffarda” di Carr e “Terrore al villaggio” di Hnery Wade, uscito nei primi anni novanta con la traduzione di Boncompagni; specialmente di questo Wade sono molto felice, un autore che meriterebbe di essere proposto spesso, anche con qualche bell’inedito.
ottobre 6th, 2014 at 14:35
premessa da fare: i gialli mondadori sono dei piccoli gioielli insostituibili per gli amanti del genere; il rapporto qualità prezzo semplicemente fantastico, ma…a volte c’è un ma… infatti nel nuovo classico della allingham ci sono due scivoloni che ritengo di una certa gravità: 1) il titolo della pubblicazione “provaci ancora campion” fa ritenere che si tratti di un romanzo o di racconti che vedono come protagonista il simpatico albert campion ma, ahimé, è così solo in parte : in 7 racconti su 13 di campion nemmeno l’ombra; 2) si parla di inediti: orbene il racconto “la tenda nera” era stato già pubblicato con altro titolo “il complemento sbagliato” e traduzione diversa sulla raccolta “tredici volte campion” pubblicata nei classici di gennaio 2014; a parziale discolpa deve sottolinearsi che anche il lingua originale il racconto aveva titoli diversi “the black tent” e “the definite article”
ottobre 7th, 2014 at 10:01
Qualcuno ci dovrebbe però spiegare i strani misteri della politica editoriale che vede l’uscita del romanzo di Anne Perry il 7 ottobre nella collana Oscar Mondadori e a novembre nei Gialli Mondadori.
Mah…..
ottobre 10th, 2014 at 20:45
Concordo con Omar. Anche a me Henry Wade piace molto: è un acquisto sicuro. Invece, qualcuno mi sa dire qualcosa di più sul Carr? A quale periodo appartiene? Grazie
ottobre 13th, 2014 at 20:25
@marcor Il Carr (Carter Dickson) del mese prossimo è da non perdere… ‘La vedova beffarda’ non viene ristampato da tempo immemorabile, ed è uno splendido esempio di come ancora negli anni ’50, dopo vent’anni di onorata carriera, JDC riuscisse a rimanere un insuperato maestro di atmosfere… ed anche di humour, come dimostrano alcune sequenze irresistibili di questo romanzo che abbina suspense, toni gotici, sorrisi e una suggestiva ambientazione in un paesino di provincia sconvolto da un’ondata di lettere anonime. Situazione non originale, ma lo è, eccome, il modo in cui la gestisce Carter Dickson. Unico neo sarà la traduzione, che immagino riproponga la versione non integrale del 1981: ma in ogni caso è un titolo da non perdere.
ottobre 13th, 2014 at 20:42
Il Carr /Carter Dickson è del 1950, quindi si può dire alla fine del secondo periodo di Carr (ma è una riportizione personale: primo periodo, opere dai primi anni ’30 all’inizio della seconda guerra mondiale; secondo periodo: dall’inizio della seconda guerra mondiale, all’inizio degli anni ’50, grosso modo alla fine del ciclo di Merrivale; terzo periodo: giallo storico e ultimi romanzi con Fell). Non è una Camera Chiusa, ma presenta delle situazioni impossibili. E’ il terzultimo della serie.
ottobre 14th, 2014 at 13:00
Per Marcor: ritengo corretto parlare della “Vedova beffarda” il mese prossimo quando uscirà, e vedrai che se ne parlerà molto come sempre quando esce una ristampa di Carr.
Comunque è un romanzo da non perdere assolutamente!
Saluti
Guido
ottobre 15th, 2014 at 10:13
1950 La vedova beffarda, (Night at the Mocking Widow)
Dovrebbe essere un romanzo di Merrivale, dunque Carter Dickson.
Speriamo nella traduzione.
ottobre 15th, 2014 at 16:36
Ringrazio molto quanti mi hanno risposto dandomi utili “indizi” (per restare in tema) sul romanzo di Carr che sicuramente leggero’.
ottobre 16th, 2014 at 12:44
Ringrazio molto tutti quelli che mi hanno fornito indicazioni sul prossimo Carr, che quindi è assolutamente da leggere.
ottobre 18th, 2014 at 11:17
La traduzione è quella degli anni ’80 di Maria Luisa Bocchino.
ottobre 19th, 2014 at 22:27
@piero: e se la redazione ci facesse una sorpresa?
ottobre 21st, 2014 at 09:07
E’ integrale?
ottobre 23rd, 2014 at 13:50
Il Carr è sostanzialmente integrale se non erro, ma come tutte le traduzioni della Bocchino (Le tre bare, Delitto da Mille e una notte etc) ha una resa stilistica non eccellente.
ottobre 23rd, 2014 at 22:56
@guido: non credo proprio.