Giallo 24

dicembre 30th, 2012 by Moderatore

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Ma gli italiani sanno scrivere i gialli? Da questa semplice domanda è nata la trasmissione Giallo 24, in collaborazione tra Radio 24 e Il Giallo Mondadori. Abbiamo invitato i loro ascoltatori e i nostri lettori a cimentarsi con la narrativa del mistero e dell’investigazione, scrivendo un racconto abbastanza corposo accompagnato da una versione ridottissima adatta ai tempi radiofonici. Una sfida che hanno raccolto in migliaia, con risultati sorprendenti. Ecco allora nella doppia versione le dieci storie selezionate per l’etere la scorsa estate. A firma di: Manuela Costantini, Stefano Di Marino, Antonino Fazio, Salvo Figura, Giorgia Rebecca Gironi, Marzia Musneci, Alberto Odone, Marilù Oliva, Nicoletta Sipos, Alain Voudì. Una bella avventura che stende un ponte ideale fra lettori e radioascoltatori. E poi… facciamo spazio. Altri cinque racconti di valore da leggere in quest’antologia.

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Posted in Giallo 24, Le collane del Giallo

52 Responses

  1. Marius

    Mi sa che sta roba è sullo stesso livello dei Carabinieri 1,2,3,4,5,6 ecc.

  2. Andrea-tortellino

    Acquistato oggi, sono molto curioso di leggerlo!

  3. Redazione

    A compendio della scheda, ecco un articolo della giornalista Raffaella Calandra sul blog di Radio 24, relativo all’iniziativa “Giallo 24″ e a questa antologia.

    http://www.radio24.ilsole24ore.com/blog/calandra/?p=2243

  4. Antonino Fazio

    Per chi fosse interessato, ecco l’articolo di Raffaella Calandra che ne parla sul blog “Storiacce” di Radio 24:

    http://www.radio24.ilsole24ore.com/blog/calandra/?p=2243

  5. Antonino Fazio

    Mi accorgo di aver postato un doppione. Spiacente…
    Marius, il tuo scetticismo potrebbe subire un piccolo colpo, se dessi un’occhiata ai racconti. Ne sono stati selezionati 15 su 3000, sarebbe statisticamente inprobabile che fossero scadenti o mediocri, non credi? Del resto, l’idea era proprio quella di provare a rispondere alla domanda se gli italiani sanno scrivere i gialli. L’antologia dice di sì, tu sospetti di no… Scommettiamo? :-)

  6. valer

    Preso, letto i primi due racconti.
    Belli, il livello è alto.
    Molto interessante anche vedere come gli autori hanno “trasformato” il racconto per adattarlo alla versione radiofonica, di appena una paginetta

  7. Luca

    A parte che basterebbe la presenza di nomi come Di Marino, Musmeci, Oliva e Sipos per non dubitare della qualità dell’antologia, va tenuto conto che questi racconti sono il frutto di una selezione spietata.
    Avendo poi già letto qualcosa dei nomi meno conosciuti, che dire? Non vedo l’ora di metterci le mani sopra!

  8. VergaG

    @Marius: bravo, ottimo commento critico. Da chi ha letto e ha potuto giudicare serenamente, dando un consiglio spassionato a tutti. Complimenti, se facessimo tutti così, il mondo sarebbe più facile. Pensa un po’, giudicare le persone senza neppure conoscerle, così come tu giudichi i libri senza averli letti… Ho idea che ti troveresti bene.

  9. Romano De Marco

    Comprato e letto. Una raccolta davvero straordinaria che non sfigurerebbe in edizione cartonata da libreria (altro che “Millenium Thriller”…). Cito, fra tutti, il gioiellino thrilling di Stefano Di Marino, vero e proprio biglietto da visita di lusso per questa ottima iniziativa editoriale. Dispiace e rattrista constatare che l’esterofilia becera di parte dei lettori di narrativa di genere porti ad ignorare i tanti talenti che abbiamo a casa nostra e ad esaltare qualsiasi porcheria giunga da Stati Uniti o Scandinavia.. Leggete l’ultimo di Cristiana Astori e capirete di cosa parlo! Auspico che Franco Forte prosegua l’opera di valorizzazione dei talenti nostrani gia’ inaugurata dal suo predecessore Sergio Altieri!!!

  10. Antonio Lusci

    Comprato e in attesa di essere letto. E allora, solo allora, potrò giudicare. Perché noto sempre un certo pregiudizio sugli autori italiani e non capisco perché. In passato ho letto degli autori italiani ottimi e altri pessimi. Così come inglesi o americani. E’ l’opera che deve piacere, non la nazionalità dell’autore. (secondo me)

  11. Irene Pecikar

    Sì, gli italiani sanno scrivere i gialli, non c’è alcun dubbio dopo aver letto Giallo 24.
    Acquistato e divorato. Racconti molto suggestivi e ben scritti, davvero ottimo il livello. Coinvolgenti le pagine in versione ridotta per Radio 24. E i racconti in appendice non sono da meno. Complimenti ai 15 autori, italiani e di talento!

  12. Mantikora

    Pare che i racconti abbiano subito una selezione durissima. Sono molto curiosa.

  13. Irene Vanni

    Finalmente un’iniziativa di un grosso gruppo editoriale che mette in primo piano tanti autori italiani di genere. Ce ne fossero…

  14. Claudia G.

    …‘’Mi sa che sta roba è sullo stesso livello dei Carabinieri’’…

    Tale affermazione è una ingiusta forma di disprezzo per il lavoro e le capacità dei pubblici ufficiali.
    Un offesa gratuita,inopportuna .
    Ci sono ”carabinieri” che hanno sacrificato la propria vita per salvare quella altrui e non sono affatto da deridere o disprezzare. Non si dovrebbe neppure disprezzare il lavoro altrui,soprattutto se serio e trasparente,come quello che può esserci dietro alla pubblicazione di un libro o di altro.
    Sarebbe più onesto liberare la mente da sterilii ed immotivati pregiudizi.
    Solitamente il pregiudizio nasce e germoglia sul terreno dell’ignoranza (nel senso di ‘’non conoscenza’’)
    Un tale pregiudizio può ad esempio condurre ad accettare o rifiutare la validità di una dichiarazione non in base alla forza degli argomenti a supporto della dichiarazione stessa, ma in base alla corrispondenza alle proprie idee preconcette.
    Senza quindi alcuna riflessione.
    Il Giallo ha origini antiche quanto illustri.
    Ricordiamo che la più nota tragedia classica (l’Edipo Re di Sofocle) è stata definita ”il primo giallo della letteratura occidentale’’ e ancora oggi la categoria del Giallo non conosce tramonto.
    Chi non comprende la bellezza ,le origini,il significato che si celano all ’interno della struttura di un Giallo è solito crogiolarsi in giudizi affrettati quanto superficiali.
    Non è affatto semplice scrivere e leggere un Giallo,poiché si presuppone una personale elasticità culturale non facilmente acquisibile.
    Bisognerebbe leggere e conoscere prima di sputare sentenze dall’alto dei cieli .
    Sono lieta di correre in edicola e alimentare la mia mente di sana e frizzante cultura italiana!
    Agli italiani piace il Giallo e soprattutto lo sanno scrivere egregiamente!

  15. antonio tenisci

    Sento sempre dire che l’Italia è un paese di scrittori e non di lettori. Alcuni dei commenti che mi hanno preceduto indicano che, purtroppo, chi afferma queste cose ha ragione.
    Ho trovato i racconti di una originalità e di una tecnica davvero invidiabile. Non avevo nessun dubbio circa il fatto che gli italiani sapessero scrivere gialli. Per fortuna penso che chi scrive così bene sia anche un ottimo lettore. Complimenti a tutti e spero ci siano ancora tante opportunità come questa per leggere ‘italiano’.

  16. marzia musneci

    Finalmente ci ho messo sopra le mani. Stasera comincerò a leggere i racconti dei miei coinquilibri. 😀

  17. Dario Tonani

    Pregiudizi contro gli autori italiani! Siamo alle solite, niente di nuovo sotto il sole. La miglior risposta è la qualità di iniziative come questa di “Giallo 24″, ottima antologia, con alle spalle un sistema di selezione che è già di per sé garanzia di risultato. Continuate così, anzi, estendete ai generi attigui, please! Ciao a tutti.
    :-)

  18. Marius

    x Antonino Fazio. Il mio era un augurio e non un giudizio. Tra l’altro io i gialli li compro a scatola chiusa e sono contentissimo se sono di buon livello.
    x VergaG. Stesso discorso: tra l’altro apprezzo sempre il Suo livello di finezza ed educazione.
    x Claudia G. E’ molto scorretto citare la mia frase in modo incompleto. La mia frase era ‘Mi sa che sta roba è sullo stesso livello dei Carabinieri 1,2,3,4,5,6 ecc.’ e mi riferivo alle pubblicazioni che compaiono regolarmentenel mese di luglio da 5 o 6 anni e non alle capacità professionali dell’Arma che stimo profondamente.
    Personalmente non mi interessa se un giallo è di autore italiano o straniero: mi interessa solo che sia un buon giallo

  19. Diego Matteucci

    Ciao Marius, aspetto un tuo commento non appena avrai finito di leggere l’antologia. Se davvero ti piace leggere, capirai tante cose.

    A presto

    Diego

  20. anna albano (cose da libri blog)

    ho dunque acquistato l’antologia “giallo 24″ e desidero esprimere il mio plauso a scilla bonfiglioli, il cui racconto è incluso nella sezione “facciamo spazio”. a parte due minuzie relative all’editing a pagina 213 – quando l’uomo in divisa apostrofa glauco come “ragazzo” (“la biblioteca è chiusa, ragazzo”) non è completamente credibile: da noi non si usa dire “ragazzo” come in america si potrebbe dire “son” o una cosa del genere, e si ha come l’impressione che l’autrice, la quale scrive in prima persona con una voce al maschile, desideri confermare prima di tutto a sé stessa che quella voce è verosimile – e a pagina 214 – quando alla riga 4 si dice del palazzo dell’Archiginnasio che è stato inaugurato “per la prima volta” nel sedicesimo secolo: a meno che vi sia stata una seconda inaugurazione, il lettore si chiede se è necessario specificare –, il racconto è ben tagliato, solidamente scritto, cattura bene l’attenzione. brava perciò scilla, autrice tra le più giovani nel novero dell’antologia.

  21. il professionista

    a questo punto il Professionista non può non intervenire. solo per tre piccole osservazioni.
    -Gli italiani sanno scrivere gialli eccome. lo hanno sempre fatto e oggi come un tempo ci sono autori di qualità.
    -Di Carabinieri in Giallo ho conosciuto questa estate in ben due convegni sul giallo il colonnello Riccardiche è anche ottimo autore oltre che persona degnissima. so che l’antologia ha come tema racconti sui carabinieri scritti da..civili..per la maggior parte. magari prima o poi micimenterò anche io anche se, non essendo un esperto di procedure d’indagine, prediligo sempre storie dove..la polizia(o icarabienieri) stanno a guardare. credo siano buone antologie italiane e ottime occasioni per chi vi si cimenta. ricordiamo che,ammessi o bocciati, sono racconti sempre frutto del lavoro di altri prima di giudicare senza leggere.
    ultima cosa in un commento leggo l’apprezzamento per la capacità di riassumere in poche righe(1 pagina) tutto il racconto. personalmente, una volta immaginata la trama ho scritto prima la versioen corta e poi quella lunga.
    detto questo buon annoa tutti
    stefano

  22. Emanuele

    Ha ragione Marius. È una raccolta di una qualità assoluta e si fa leggere proprio bene. Complimenti, bravi! Emanuele

  23. Antonino Fazio

    Marius, scusami, avevo equivocato. Se è un augurio, grazie! :-)

  24. salvo figura

    Quindici su tremila! Capperi non credevo che fossero stati così tanti e sapermi selezionato dentro una moltitudine di bei racconti, mi riempie di orgoglio.
    Non giudico il mio ma i racconti dei miei amici di avventura sono uno più affascinante dell’altro. Non faccio nomi o stilo classifiche ma un plauso, un elogio e un” sono onorato di essere in vostra compagnia”, questo sì, lo URLO!
    Salvo

  25. Simone Carletti

    Appena acquistato e subito messo sul comodino per essere letto 😉

  26. Fabrizio

    Come sempre compro italiano per dare il mio piccolo contributo ad iniziative che reputo validissime. I risultati? A mio avviso spesso altalenanti, nei “carabinieri”, 15 racconti x 5 antologie lette e ne salvo 4-5, ma questo è un parere personale. Rispetto ogni singolo autore + o – esordiente, ma ricordo ancora in una delle suddette antologie (forse la 4 o la 3) di un racconto che vedeva coinvolto il buon Freud e, da psicologo, posso dire storicamente completamente errato su tutto. L’Autore, che rispetto, dovrebbe rispettare il Lettore e quindi documentarsi (basta wikipedia alle volte) prima di riempire di inchiostro una pagina se vuole scrivere ad esempio un giallo storico. Ma altalenanti sono alle volte anche i vincitori assoluti di premi prestigiosi. Poi ci sono le sorprese, vorrei ricordare Barbara Baraldi su tutti, autrice scoperta dal Giallo che adoro per qualità e capacità. Gli italiani sanno scrivere e sanno scrivere bene. Nel giallo abbiamo eccellenze quindi leggerò con calma ogni singolo racconto di questa antologia (appena finita l’antologia di Penzler di dicembre che è fantastica!!!!). E ringrazio il sig. Franco Forte che grazie a queste iniziative mostra come noi italiani a scrivere gialli siamo capaci quanto gli anglosassoni.

  27. Alain Voudì

    Per ogni autore che si rispetti, il giudizio di ciascun lettore è sacro; il pregiudizio magari lo è un po’ meno, ma esiste e bisogna imparare a conviverci.
    Dopotutto, chi non ha pregiudizi scagli la prima pietra: personalmente, non leggerei un libro di autore francese nemmeno se fossi pagato per farlo (be’, diciamo che dipende dalla cifra). Perciò, anche se davvero il signor Marius partisse prevenuto verso gli autori italiani, che titolo avrei io per lamentarmene?
    Al contrario, lo ringrazio per l’opportunità che ci offre (che, per quanto zoppicante, è pur sempre un’opportunità!) e spero che leggendo questa raccolta avrà modo di ricredersi… o almeno che il mio racconto non confermi il suo pregiudizio!

    Col cappellino del lettore, invece, posso dire che a me questa raccolta è piaciuta. Non solo: a rischio di essere sommerso dai fischi, aggiungerò che mi è piaciuta ben più di quella recentissima del Mysterious Bookshop, nella quale alcune perle di luce non bastano a dissolvere la nebbia generale.
    (Questione di gusti, senza dubbio: ma in quanto lettore mi arrogo il diritto di avere i miei — a maggior ragione, poi, in quanto espressi dopo aver acquistato e letto entrambe le raccolte!)
    Senza voler sminuire gli altri autori, in Giallo 24 ho apprezzato in particolare i racconti di Antonino Fazio e Marzia Musneci tra quelli radiotrasmessi, e quelli di Andrea Franco e, soprattutto, Emilio Daniele tra gli altri. Ma ripeto: la media è (per i miei gusti) molto elevata.
    Complimenti agli autori, e soprattutto ai selezionatori.

    Alain

  28. andrea-tortellino

    Sono a metà lettura, fino ad ora tutti i racconti che ho letto mi sono piaciuti, è veramente molto originale e interessante vedere il punto di partenza- leggi il racconto breve per la radio- e vedere come è stato poi trasportato. Ogni autore letto ha la sua peculiarità, ma a mio giudizio il livello è verso l’alto decisamente. Bella iniziativa!

  29. marzia musneci

    Be’? Già finito? 😀

  30. Claudio Bovino

    “Ma gli italiani sanno scrivere i gialli?”
    … per me, risposta affermativa, senza alcun dubbio!!!
    …e ciò – a mio modesto avviso – è dimostrato anche in questo caso, non solo grazie ai racconti firmati da autori già affermati (v. il grande Stefano De Marino, da ringraziare anche per il suo interessante intervento in questo post) ma anche grazie ai racconti scritti dagli autori emergenti che hanno partecipato a questa bella iniziativa!
    …inziativa, ne sono convinto, da plaudire, incoraggiare, ripetere, anche per il suo forte (e raro) sostegno ad una rinnovata “via italiana” al giallo, che non sempre è bello solo quando è scritto da autori stranieri…

    Rileggendo, poi, più attentamente i commenti sopra “mi sono fatto persuaso” (come direbbe il mitico Montalbano… uh? giallo italiano?) che Marius non aveva intenzione di offendere gli uomini dell’Arma, ma aveva semplicemente lasciato un giudizio – mi si consenta – superficiale, veloce (come a volte capita a noi internauti), e relativo alla sola qualità (da lui ritenuta non molto alta, credo di capire) delle antologie sui Carabinieri pubblicate sul Giallo Mondadori.
    Su questo ultimo punto, però, personalmente, dissento: quale amante dei gialli – nonchè figlio di un maresciallo dei carabinieri 😉 che nella sua vita è sempre stato dalla parte della legge, dato che dopo ha anche svolto la professione di avvocato e Giudice di Pace – ho comprato in questi ultimi anni le antologie in questione (“Carabinieri in giallo” http://blog.librimondadori.it/blogs/ilgiallomondadori/?s=%22Carabinieri+in+giallo%22), … dapprima con una certa curiosità, poi è diventata una consuetudine, un appuntamento estivo da non perdere, che mi consente di rivivere atmosfere che ho respirato (anche se ho fatto l’obiettore di coscienza), personaggi che ho incontrato nella realtà, ma anche uomini e situazioni nuove, interessanti e a volte sorprendenti…

    Prima di chiudere ho “scoperto” che, sul sito del Sole24Ore, è possibile riascoltare e anche scaricare i racconti nella versione corta che è andata in onda per radio . .. vi riporto il link:
    http://www.radio24.ilsole24ore.com/main.php?dirprog=Giallo%2024

  31. Marius

    Come è già successo altre volte una mia considerazione ha creato una ridda di discussioni che sono andate ben oltre quelle che erano le mie intenzioni.
    Io ho espresso, a priori, (forse non in modo corretto) la speranza che i racconti di Giallo 24 non fossero come quelli pubblicati su Carabinieri 1,2 ecc..
    A suo tempo avevo già espresso il mio giudizio, strettamente personale e ovviamente non condivisibile da tutti, su tale serie da me ritenuta di mediocre qualità.
    Sono felice, a posteriori, di aver trovato invece su Giallo 24 racconti di ottimo livello.
    Il dialogo sul blog è poi scivolato sulle preferenze di qualcuno per autori stranieri rispetto agli italiani (cosa di cui nella mia riga solitaria di intervento non ho mai parlato).
    Personalmente ritengo che autori come Fassio, Salvatori, Di Marino, Signoroni, Altieri ecc. siano allo stesso livello dei grandi autori moderni stranieri come Pronzini, Kaminsky, Block, Halter ecc.
    Nei raccontini finali, in antologie come Carabinieri 1,2 ecc e nel concorso Alberto Tedeschi compaiono poi autori che io chiamo ‘dilettanti della penna’ che ben difficilmente riescono a fare il salto di qualità salvo rare eccezioni.
    Come ha detto qualcuno nel blog. questi autori sono persone squisite, come il colonnello Riccardi, e hanno senz’altro sputato sangue per produrre le loro opere ma a loro è successo quello che è successo a me quando giocavo a calcio: ho sputato sangue negli allenamenti e ho messo passione, applicazione e sudore nelle partite ma alla serie A non sono mai arrivato perchè mi mancava la classe.
    Quindi grande stima per la fatica degli autori ma il giudizio del lettore è sul risultato e se la classe non c’è il risultato è così così.
    Sono contento comunque, con la mia provocazione, di aver fatto intervenire un così alto numero di appassionati sul blog: vedo che per gli altri gialli del mese nessuno ha niente da dire….
    Un saluto e ancora Buon Anno a tutti.

  32. Joseph

    Una discreta, se non buona, antologia, tutto sommato. Spiccano senz’altro, per abilità e talento i racconti degli autori più noti (Dimarino, Musneci, Astori, Oliva) sugli altri di scrittori meno conosciuti o quasi esordienti, ancora evidentemente alla ricerca di uno stile proprio, non derivativo. Comunque, come già detto, niente male.

  33. Fabio Lotti

    E’ bene che ci sia nel blog anche un pizzico di provocazione, via! Basta, poi, trovare la giusta misura tra gli appassionati dello stesso oggetto: il libro, ovvero i nostri immarcescibili G.M. di cui mensilmente parlo anche qui http://theblogaroundthecorner.it/category/ospiti/letture-al-gabinetto/.
    E’ ormai un fatto assodato che tra gli autori italiani incominciano a venire fuori scrittori di tutto rispetto, rimanendo del parere che non tutti sono allo stesso livello. Cosa che succede, tra l’altro, anche per gli autori stranieri. Non mi trovo d’accordo con Voudì (rispettando il suo parere) sulla modesta qualità, fatte le debite eccezioni (se non ho capito male) dell’antologia “Natale al mysterious bookshop”. I racconti sono di una raffinatezza ed eleganza esemplari.

  34. Cristiana Astori

    Complimenti al Giallo e a Radio 24 per aver ideato quest’antologia. E’ un piacere farne parte, stavolta con un racconto breve ma non troppo per essere condensato in una pagina… un augurio a tutti di buona lettura e un grazie ai lettori che l’hanno apprezzato :-)

  35. Andrea Franco

    Anche da parte mia un saluto a tutti i lettori e agli amici di penna di questa antologia. Sono molto contento di essere anche in questo progetto, che ritengo valido e innovativo. Buona lettura

  36. ariete'70

    Trovato finalmente dal mio edicolante di fiducia e subito acquistato!Da sempre sono convinto che anche gli italiani sappiano scrivere polizieschi e credo proprio che questa antologia non mi deluderà.Anche nella serie dei’Carabinieri'(di cui ho letto solo due volumi però)io ho trovato qualche bel racconto e sarei veramente curioso di leggerne uno firmato Di Marino/Gunn(dai Prof trova un pò di tempo!)Bene Giallo Mondadori continua così!

  37. AgenteD

    Sì, gli italiani sanno scrivere il Giallo! Questa antologia è, semplicemente, una delle più belle che ho letto. Complimenti a tutti!

  38. VergaG

    Marius, mi fa piacere che tu abbia fatto un bel passo indietro, però vai a rileggere il tuo primo post, che è ancora in cima a questa discussione. Hai detto: “Mi sa che sta roba…”
    Definire un libro appena pubblicato, che non hai letto, “sta roba”, non mi pare molto qualificante. Anzi, mi pare morfitificante per i tanti che ci hanno creduto e lavorato, in Mondadori, e per gli autori inclusi. Appellare un libro con “sta roba” pare ben altro modo di commentare rispetto a quanto hai espresso dopo, e quindi è questo che ti è stato contestato. Il tuo sembrava solo un commento pieno di pregiudizio e disprezzo, a prescindere da cosa fosse esattamente il libro a cui ti riferivi. Nient’altro.

  39. Fabio Lotti

    Finito di leggere. Una bella antologia con qualche sorpresa più che interessante. Vedi, per esempio, quella degli “odori” di Andrea Franco. E’ chiaro, per essere onesti,che si trovano anche certe ripetizioni di “schemi”, come quella dell’apparire altro di quello che siamo, ma questo è inevitabile in una lunga serie di racconti svolti, comunque, ognuno con il proprio stile. Come scriverò nella recensione a chi ancora oggi ritiene che i nostri giovani (e meno giovani) virgulti non siano capaci di scrivere buoni e ottimi gialli una pedata nel culo e una ginocchiata nelle palle (le donne non si toccano).

  40. Uriens

    Che belli, tutti questi commenti che parlano di Gialli! Plaudo anche alle diverse opinioni, che se corrette ed educate come sono state sono sempre fertili terreni di confronto.

    Ho appena finito l’antologia, per me la raccolta è ben oltre la media, i racconti sono ben realizzati, con qualche distinguo, ma anche questo fa parte del gusto personale.

    Sarebbe, poi, bello anche avere tanta partecipazione, sia maschile che, per una volta femminile, anche nei commenti delle altre pubblicazioni mensili dei gialli mondadori.

    Come ho detto il confronto arricchisce sempre, non solo quando è difesa di campanilismo italico, o di autoprotezione.

  41. Giorgia Primavera

    Ho letto quasi la metà dei racconti e sono davvero soddisfatta. La qualità è ottima e il ritmo di tutti avvincente. Notevoli i pezzi di Antonino Fazio, Salvo Figura e Giorgia Rebecca Gironi!

  42. EMILIO Daniele

    Contentissimo di essere in questa antologia tra autori esordienti e affermati giovani e veterani ma, cosa più importante, italiani! In bocca al lupo a tutti e ai lettori dico: buon divertimento

  43. salvo figura

    Grazie Giorgia. Sai temevo con le intercalazioni dialettali di scimmiottare Camilleri. Invece ho avuto diversi riscontri gradevoli soprattutto da miei conterranei. Anche perché la diversità del dialetto con Camilleri spicca subito. Il mio è un dialetto moderno(si evolve anch’esso e me ne accorgo con mio fratello che vive a Siena dal oltre 40 anni e quando parla il dialetto mi sembra un buzzurro scappato dal centro isola).
    Ho scritto una storia di mafia che però riportasse gli odori e le astuzie di noi siciliani, leali ma levantini, onesti e “mafiosi”, spocchiosi e vili. Le contraddizioni e gli eroismi di tanti piccoli grandi uomini. Non so se ci sono riuscito. Credo di sì perchè il personaggio di MInicu ‘u ruossu è così piaciuto a Franco(viene ripreso anche nep prossimo giallo che uscirà in marzo)che mi ha chiesto di “serializzarlo”.
    Altri giudizi li lascio a voi.
    Magari anche cattivi, non è detto che stile e genere piacciano, ma credo di aver “dipinto” una mafia siculo-americana non da cliché.
    Salvo

  44. Joe Kurtz

    @redazione
    l’antologia non è uscita insieme agli altri ebook di gennaio. Uscirà più tardi (come è successo il mese scorso con lo speciale) oppure non è prevista l’uscita in ebook?

  45. Redazione

    L’ebook uscirà appena possibile.

  46. CatiaP

    Vedo che questa antologia appassiona tanto i lettori quanto gli scrittori che hanno partecipato.
    E’ davvero un bel risultato. :-)
    Non l’ho ancora ultimata, quindi mi riservo di tornare per ulteriori commenti più specifici sui singoli racconti, tra cui ho già qualche preferito.
    Per adesso posso dire che le storie e gli stili incontrati sinora non mi hanno deluso né tanto meno annoiato, tutt’altro.
    La lettura è scorrevole, intrigante, divertente, mai banale.
    Sebbene, per forza di cose, non tutti i racconti siano al medesimo livello, la qualità complessiva è eccellente e credo possa soddisfare anche i lettori più esigenti.
    Smessi i panni di lettrice, come autrice confesso che entrare a far parte di questo progetto è stato entusiasmante e che essere in compagnia di tanti bravi autori, più o meno noti, non può che rendermi orgogliosa e felice.
    Grazie e buona lettura a tutti!
    Catia

  47. Franca

    Comprato! Finora ho letto a caso due racconti, “Asparago siculo” di Salvo Figura, e “Quando viene la pioggia”, di Catia Pieragostini.
    Due racconti diversissimi nello stile, nelle atmosfere, due storie agli antipodi, ma ugualmente ben scritte, e di gialli ne ho letti tanti. Complimenti agli autori e buona lettura a tutti

  48. Marco Proietti Mancini

    Ho finito da qualche giorno di leggere la raccolta “Giallo 24″ della collana del Giallo Mondadori. I racconti sono tutti di ottimo livello, segno evidente di una selezione accurata e di un’ottima qualità del materiale.

    Ma un riconoscimento speciale e un BRAVO tutto suo lo voglio dare alla mia amica Marzia Musneci, perchè il suo racconto è veramente un gioiellino. Un microromanzo in cui è riuscita a infilarci tutto, nè una parola di più nè una di meno.

    Brava!

  49. Ruben Viola

    Mi sembra strano osservare che giri ancora la domanda ‘gli italiani sanno scrivere i gialli?’ Sorrido, pensando al ‘Nome della Rosa’ di Eco come a ‘Doppia indagine’ della Musneci, il primo episodio della saga Montesi, che fra cinque giorni ritroviamo in edicola con Mondadori per il terzo, avvincente caso. Che è avvincente lo so perché ho letto i primi due round (per la serie ‘le basi dell’investigazione ce l’ho nel san gue’).
    Ma mi sorprende ancora di più scoprire che ci sono persone che non credono che le donne siano all’altezza di scrivere gialli. Non credevo si potesse pensare una cosa simile. Ho letto sul forum la recensione intelligentissima di una lettrice profonda, D.C. (nome in codice Audrey Hepburn) che ha colto un sottile filo conduttore fra tutti i racconti dell’antologia e che potete trovare qui http://scrittoripersempre.forumfree.it/?t=64812708#lastpost
    a riconferma di come certi luoghi comuni non hanno motivo di esistere.
    Le donne sono bravissime lettrici e scrittrici e non hanno nulla da dimostrare. ‘Mary a Novembre’ di Marzia Musneci, in particolare, mi ha colpito per lo stile oserei dire inimitabile della scrittura (senza nulla togliere agli altri) e per la caratterizzazione superlativa dei personaggi. La recensione citata coglie comunque i punti salienti di tutti i racconti ed è davvero da leggere, così come sarebbe imperdonabile farsi sfuggire l’antologia in questione.

  50. Antonino Fazio

    Grazie della segnalazione, Ruben Viola! :-)

  51. Joe Kurtz

    E’ finalmente uscito in ebook. Grazie!!!

  52. marzia musneci

    Grazie a tutti a quelli che hanno apprezzato o stanno ancora apprezzando. E anche a Fabio Lotti, che ha parlato bene dell’antologia sul suo blog.

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