Luna in scorpione (3013)
settembre 3rd, 2010 by Moderatore
Roma, città eterna, certo. Eterna come l’infamia, la ferocia, la follia. Marco Luna, al comando di una squadra speciale anticrimine, è un poliziotto di quelli tutti d’un pezzo. Duro, sistematico, implacabile. Un unico, trascurabile problema: è un poliziotto corrotto fino al midollo. Don Luca, stimato parroco, è un prete di quelli tutti d’un pezzo. E anche lui ha un trascurabile problema: è uno psicopatico e un assassino. La loro è una doppia odissea di oltraggio e morte. Fino a quando il fato non arriva a presentare a entrambi il conto finale. “Nero Luna” e “Scorpioni nel cervello”: due micidiali storie del lato oscuro, un nuovo talento narrativo.
(vai alla visualizzazione completa del volume)
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Posted in Giallo (serie regolare), Le collane del Giallo
settembre 5th, 2010 at 14:27
Così a prima vista, sembra interessante…
settembre 5th, 2010 at 20:06
l’ho letto e lo consiglio a tutti!
settembre 6th, 2010 at 11:52
mah?…sono curioso ma dubbioso… vedrò se prenderlo
settembre 6th, 2010 at 13:46
Ho trovato in rete un racconto breve di Simone Tordi, su un marito che ha sposato una donna albina e con figli albini… molto bello, diciamo che sposta in suo favore la decisione di comprarlo.
Andrea
settembre 7th, 2010 at 20:14
Ringrazio Andrea per la fiducia.
Il racconto che hai letto risale a diversi anni fa, è datato anche come stile.
Se non hai molto tempo da dedicare a Luna in scorpione, ti consiglio di leggere direttamente il secondo romanzo breve, Scorpioni nel cervello.
Con tutti i difetti, e come autore sono sempre in vena di autocritica, rimane più intenso e sentito rispetto a Nero Luna.
settembre 8th, 2010 at 12:15
sono quasi alla fine della prima storia e mi sento proprio di consigliarlo, fila via che è una meraviglia!
Ci voleva, dopo tante “pizze”!!
settembre 9th, 2010 at 10:50
Ho messo nello zaino il libro questa mattina, così da cominciare a leggerlo in treno nel ritorno. In effetti sono molto voioso di vedere com’è, e mi voglio prendere il tempo di leggero interamente. Grazie Simone per il suggerimento, appena terminata la lettura ti farò sapere.
Ciao
Andrea
settembre 9th, 2010 at 20:51
Mi ha incuriosito. L’ho acquistato oggi. La prima impressione è positiva…
settembre 10th, 2010 at 10:00
preso anche io, mi piace anche questa formula della ‘doppietta’.
settembre 10th, 2010 at 13:53
Comprato. Lette le prime 50 pagine.
Mi esprimerò alla fine ;-P
settembre 11th, 2010 at 12:06
Il protagonista lo odioooooooooooooooo!!!!
Spero che alla fine ci sia una forma di giurizia divina e che quel Luna faccia davvero una brutta fine. Si merita solo questo.
settembre 11th, 2010 at 12:59
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Sono due romanzi molti diversi, per ritmo e intensità.
Come ho detto, se avete molti libri sul comodino e poco tempo a disposizione, leggete solo il secondo.
La formula della ‘doppietta’, come la chiama Il Professionista (un saluto!), permette di spaziare all’interno del genere con opere diverse e, naturalmente, è stata pensata da quel genio di Altieri.
Se qualcuno volesse contattarmi, lascio anche la mail personale: simone.tordi@gmail.com
settembre 11th, 2010 at 16:07
Anch’io l’ho preso, ma al momento sto leggendo un Halter pubblicato nei Classici del Giallo n. 1008 del 2004 “L’albero del delitto” (L’Arbre Aux Doigts Tordus, 1996, traduzione di Igor Longo).
settembre 13th, 2010 at 10:00
Letto d’un fiato Nero Luna, un gioiello! molto bello, forte, diretto come un pugno nello stomaco. Ho iniziato il secondo racconto, e rimane inalterato il mio pensiero: libro da comprare, leggere e conservare.
Ciao
Andrea
settembre 13th, 2010 at 13:57
@ Simone: scritto commento via e-mail ;-P
settembre 13th, 2010 at 18:24
Andrea, grazie per i complimenti.
Diego, su Luna non svelo nulla…spero solo che il finale sia convincente.
settembre 14th, 2010 at 09:22
Ho finito ieri sera il secondo racconto, è più duro e forte del primo racconto. Ad essere onesti è proprio la figura del poliziotto corrotto del primo che mi ha colpito, o meglio la sua situazione familiare. Comunque rinnovo il mio commento, da comprare leggere e conservare. Bravo Simone!
Andrea
settembre 14th, 2010 at 12:36
Dunque, ho finito il libro, belli ed intensi tutti e due i romanzi e, se devo dare una preferenza, contrariamente al suggerimento dell’autore, opto per il primo.
Scorpioni nel cervello mi è sembrato, come dire, tutto un pò “troppo”.
settembre 18th, 2010 at 12:04
Ho appena finito “L’uomo di Brandeburgo” di Porter su Segretissimo (Un capolavoro che consiglio). Ed ora attacco con Tordi.
settembre 19th, 2010 at 08:50
Letti e molto apprezzati entrambi; anche a me è piaciuta di più la figura del poliziotto del primo romanzo, mentre nel secondo i vari personaggi sono tutti, ma penso volutamente, esagerati…Comunque un bel numero del Giallo!
settembre 20th, 2010 at 19:22
vorrei sapere dove posso trovare il libro nero luna di simone tordi.Sono di Bari e non riesco a trovarlo.Se qualcuno avesse informazioni su come reperire il libro mi faccia sapere.Grazie.
settembre 22nd, 2010 at 08:38
Proprio stamattina ho pubblicato su Pegasus Descending una recensione di questo libro. La trovate al seguente link: http://lideablog.wordpress.com/2010/09/22/luna-in-scorpione-simone-tordi/
Andrea
settembre 22nd, 2010 at 10:02
Per GiovanniDG: si, in effetti i personaggi di Scorpioni sono molto “spinti”, esagerati, soprattutto il prete.
Anche la scrittura è più sincopata e, lo riconosco come un difetto, la lettura può risultare più difficile rispetto a Nero Luna. Luna nasce come un romanzo più veloce, con personaggi più semplici e vicini a noi.
Grazie comunque a tutti per i commenti, sempre puntuali e utili per chi scrive.
settembre 23rd, 2010 at 14:03
Per Simone Tordi: per quanto mi riguarda, come scritto nel precedente post, il libro mi è piaciuto molto e sono in attesa di vedere nuove cose, magari sempre su Giallo Mondadori o su Segretissimo, insomma su questi schermi.
ciao
Andrea
settembre 24th, 2010 at 17:56
Da leggere in un fiato per la scorrevolezza nei periodi brevi e concisi e la trama avvincente. Anche se il mio preferito è stato Nero Luna. Un pò di concessione più allo stile “cannibale” che allo sviluppo l’ho trovato in Luna in scorpione. Bello. Da non perdere comunque Però sono curioso: La Bonomi prelude a un sequel? (la cosa non mi dispiacerebbe…) pecca del volume: le scarne note biografiche, dalle quali però evinco che l’autore ha imparato molto da De Cataldo. Credo…
settembre 27th, 2010 at 10:49
Simone, complimenti. Continua così magari realizzando un seguito a “Nero Luna” (però mi sono piaciuti molto di più gli eccessi di “Scorpioni nella testa”)! 😉
settembre 27th, 2010 at 14:50
Per Mauro. L’idea di un sequel c’è, anche se al momento sto pensando ad altre cose. Anche un prequel non sarebbe male, per vedere come Luna è arrivato a questo punto.
In realtà ho avuto pochissime esperienze da sceneggiatore, mentre lavoro da diversi anni come story editor e produttore per le fiction Tv.
Nonostante la sua immensa bravura, non credo di essere stato influenzato da De Cataldo. Devo invece ringraziarlo per la sua bella introduzione alla graphic novel sulla Banda della Magliana.
Come sempre grazie a tutti per le critiche e gli incoraggiamenti.
ottobre 7th, 2010 at 16:08
@Simone Tordi
se dovessi fare fare un prequel su Luna io sarei uno dei primi a volerlo leggere, come ti avevo già detto è un personaggio che mi è piaciuto molto e si presta in effetti ad essere esplorato!
ciao
Andrea
ottobre 9th, 2010 at 16:27
Ho letto il primo dei due romanzi brevi. Devo dire che, mentre lo leggevo, ho avuto un’impressione di scorrevolezza, ma mi sembrava che fosse un po’, come dire, “teleguidato”. Poi ho letto il finale, con il suo salto inatteso dal realistico all’iperrealistico, e il mio giudizio finale è virato verso il decisamente positivo. Complimenti a Simone Tordi!
giugno 26th, 2012 at 09:41
Conosco il ragazzo da quando era un bambino e ha sempre promesso bene ma non mi immaginavo così tanto!
Arrivo solo ora a commentare ma sono un po’ anziano e leggo lentamente.
Bei romanzi, ben scritti da uno che sa come amministrare la tensione pagina dopo pagina, pronto a fare il salto dal soggetto alla sceneggiatura del film di cui vediamo l’embrione.
Ho una sola domanda: quando ci rincontriamo così mi autografi la mia copia?