Memoria di morte (3010

luglio 1st, 2010 by Moderatore

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Il 19 novembre 1959 William Farris, stimato commerciante e integerrimo padre di famiglia, mette mano a un fucile calibro 12 e stermina la famiglia. Per poi dissolversi nel nulla, letteralmente. Quale movente per una simile, improvvisa esplosione di ferocia? Quale futuro per Steven,unico superstite, figlio minore del killer? A trent’anni dalla strage, Steven è un architetto. Ma il passato non è mai completamente sepolto. Così ecco Rebecca Soltero, giornalista troppo intraprendente, decisa a intervistare Steven e a inserire la sua storia in un libro. E così ecco che anche la memoria della morte ritorna. In modo da annientare nuovamente tutto. E tutti. 

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Posted in Giallo (serie regolare), Le collane del Giallo

23 Responses

  1. Massimo

    Io adoro questo scrittore! “Scritto col sangue” e “Il mistero della Chatam school” sono dei gran bei romanzi, e non solo dei gran bei romanzi gialli (che già basterebbe).

  2. Fabio Lotti

    Preso al volo, Massimo.

  3. Bernardo Cicchetti

    Cook è un signor scrittore! A quelli citati da Massimo aggiungerei la Collina del Silenzio: un romanzo davvero da brividi…

  4. Bernardo Cicchetti

    E dimenticavo lo straordinario Foglie Rosse!

  5. Mauro Boncompagni

    Sì, Thomas Cook è uno scrittore davvero da brividi. Vale per lui quello che valeva per un pittore come Van Gogh, le cui tele, più che comunicare sentimenti ed emozioni, sembrano essere fatte di quei sentimenti e di quelle emozioni. Otto Penzler considera ancora oggi Breakheart Hill (La collina del silenzio) il più bel giallo degli ultimi vent’anni, ma tutti i romanzi di Cook comunicano al lettore sensazioni forti, spaesanti, dove la solida presenza della realtà svapora sotto la lente inquietante della corrosione e del dubbio. Sia che usi uno stile evocativo, altamente poetico, sia che (come in questo Mortal Memory) adotti un linguaggio essenziale, quasi spoglio, un po’ afasico come il personaggio principale, Cook sa sempre come e dove colpire. E come spiazzare il lettore, con un effetto di sorpresa finale che non è meno scintillante di certi romanzi ad enigma del giallo tradizionale, anche se Cook è lontanissimo da quel genere. Un ottimo esempio in tal senso, è l’ultimo suo romanzo che Mondadori si è assicurato (ma non l’ultimo che Cook ha scritto) e con cui spero di potermi cimentare presto: Master of the Delta.

  6. Luca Conti

    “Master of the Delta” è davvero un bellissimo libro, confermo. E anche questo “Mortal Memory” non scherza affatto.

  7. Bernardo Cicchetti

    Benissimo, Mauro, ottima notizia. Ecco, per esempio, tornando a Foglie Rosse, credo proprio che sia uno di quei libri impossibili da dimenticare e che valgono più dei tanti e banali trattati sulle relazioni familiari. Un plauso a te per aver portato Cook in Italia.

  8. Luca Conti

    Tra l’altro, senza nulla togliere al Giallo e alle belle traduzioni di Mauro (anzi, anche grazie alla bontà delle traduzioni), Cook è autore che secondo me avrebbe meritato, e non da oggi, la pubblicazione in libreria, non foss’altro per tenere qualche suo romanzo in catalogo.

  9. Mauro Boncompagni

    Grazie, Bernardo; in effetti, sono molto contento di aver portato Thomas Cook nel Giallo Mondadori e di avergli dato un minimo di visibilità. Ma non posso non concordare con Luca, che saluto sempre con affetto: Cook meriterebbe di comparire in libreria, non foss’altro perché così i lettori avrebbero a disposizione una backlist di titoli di immediata reperibilità e non dovrebbero arrabattarsi in un estenuante tour de force per la bancarelle cittadine. Ma non dispero, in ogni caso, e so che anche Sergio Altieri la pensa come me. Va anche ricordato, per essere corretti, che il Giallo Mondadori è stato un trampolino di lancio per molti scrittori che poi sono apparsi in libreria come per incanto, spesso “scoperti” da editor che in realtà, più che seguire le proposte degli agenti, avevano dato un’occhiata alle edicole. Se guardate i cataloghi di qualche editore, grosso o meno grosso, credo che converrete con me.

  10. Luca Conti

    Sacrosanta, l’ultima affermazione di Mauro. Solo per citare un caso recentissimo – roba di questi giorni – va segnalata l’apparizione in libreria del primo romanzo di Colin Dexter, “L’ultima corsa per Woodstock,” presso altro editore e con nuova traduzione, a mio avviso assai inadeguata.

  11. stefano pigozzi

    Non conoscevo l’autore. Convinto dalle indicazioni di mostri sacri quali Conti e Boncompagni l’ho aggiunto alla tripletta Hammett/Davidson/Montanari… che a questo punto è diventata un quadrupletta (!) . Incuriosito l’ho affrontato per primo e… grande autore! discesa negli abissi della memoria magistrale ed impeccabile. Colpo di scena finale come un pugno nello stomaco. Traduzione al bacio. Bello davvero!

  12. Luca Conti

    Dal che si dimostra che i grandi libri non hanno etichetta di genere.

  13. Fabrizio Leonardi

    Scusate l’intrusione… trovo questo autore straordinario! Lessi un suo racconto in una raccolta edita del buon Otto Penzler e mi rimase impresso: estasiante! Ho ricercato tutto quello pubblicato da Cook in italiano. Qualcosa in cartonato è stato già pubblicato da altra casa editrice, ma non deve aver avuto fortuna nei tascabili ed è un peccato perché i suoi romanzi sono una garanzia! Suggerisco anche l’interrogatorio, oltre a quelli citati. Non all’altezza della “collina” ma micidiale per l’introspezione e per quel senso di solitudine che ti chiude lo stomaco.

  14. Luca Conti

    Fabrizio: che Cook sia stato pubblicato in libreria da qualche altra casa editrice mi giunge nuovo, e non risulta neanche nel catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale. Hai qualche informazione in più?

  15. Fabrizio Leonardi

    Ciao Luca, sono fuori catalogo, ma la Sonzogno ha pubblicato i seguenti titoli di Cook in cartonato a cavallo delgi anni ’90: NOTTE SENZA FINE, I PRESAGI DELLA NOTTE, PROFONDO NERO. Purtroppo non so risalire al titolo originale. Comunque nulla toglie che mi farebbe strapiacere vedere Cook nei tascabili Oscar

  16. Luca Conti

    Grazie, Fabrizio, mistero risolto. Sonzogno li pubblicava a firma “Thomas Cook” omettendo l’H.

  17. Fabio Lotti

    Uno SCRITTORE. Ringrazio Boncompagni.

  18. Fabio Lotti

    Oltre ad una grande storia ci sono pure gli scacchi quando Laura li insegna a Peter e allora…:)

  19. Andrea Franco

    Seguendo il consiglio di Massimo l’ho comprato proprio oggi!! :-)

  20. Fabrizio Leonardi

    Caro Andrea, non te ne pentirai! Quando ho letto suoi romanzi sottotono, beh, diciamo, che hanno comunque lasciato il segno. Ci pensi e ripensi, alla storia, ai personaggi, al senso di inqua solitudine. Soldi ben spesi perché questo E’ UNO SCRITTORE.

  21. Marius

    Cook è uno sctittore con alti e bassi.
    Se ‘Memoria di morte’ è al livello di ‘Scritto col sangue’ e ‘Foglie rosse’, le sue opere migliori, è senz’altro da leggere.

  22. anne67

    è il primo libro di Cook che leggo.
    buono, decisamente buono.
    che un autore di questo livello non trovi spazio in libreria la dice lunga sulle scelte spesso incomprensibili in campo editoriale…

  23. Danilo Campanella

    Un bel romanzo, questo di Cook. Un po’ tirato sul finale, quando il continuo gioco psicologico nel quale si è infilato il protagonista si trasforma in una trappola noiosa. Anche il presunto colpo di scena non riesce a spezzare la monotonia: resta il dubbio che con cinquanta pagine di meno, se non cento, sarebbe stato un gran libro, così è solo l’opera parzialmente riuscita di un ottimo scrittore

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