La ballata degli impiccati (2989)
Sono giorni oscuri per Peter Diamond, sovrintendente della polizia di Bath, storica città inglese. Da un lato cerca di fare i conti con la perdita della moglie e con un’ammiratrice, Paloma, ricca e divorziata. Dall’altro viene chiamato a investigare su un duplice, brutale omicidio: una donna e un uomo trovati impiccati uno dopo l’altro, lei a un’altalena, lui a un ponte. Già un’altra coppia era stata rinvenuta due anni prima in circostanze simili, ma il caso era stato archiviato come doppio suicidio. Un sinistro carnefice si aggira per le strade di Bath?
All’interno, il racconto “Quel giorno sul Vesuvio” di Simonetta Santamaria.
(vai alla visualizzazione completa del volume)
Popularity: 23% [?]
Posted in Giallo (serie regolare), Le collane del Giallo
ottobre 5th, 2009 at 15:10
Peter Lovesey è un autore che con il Giallo Mondadori è di casa e di bottega. Sono circa una ventina le sue pubblicazioni (mi pare). In questo caso il nostro Peter Diamond, sovrintendente della polizia di Bath, si trova di fronte a due casi (sono all’inizio della lettura) di impiccati. Una donna ad un’altalena per ragazzi più grandi e l’uomo ad un ponte. Naturalmente Peter è un pò sfigato come tanti suoi colleghi giallistici (la sfiga è di moda) avendo perso da tre anni la moglie Steph assassinata al Royal Victoria Park. Dunque se ne sta solo soletto fino a quando una bella signora, ricca e divorziata, incomincia a fargli la corte…Chi già conosce Lovesey non si lascerà certo scappare questa occasione, mentre chi non lo conosce dovrebbe fare altrettanto…
ottobre 5th, 2009 at 18:45
Va detto anche per chi non lo sapesse che Lovesey è targato Boncompagni: è lui che in sostanza l’ha fatto conoscere e che cura le traduzioni, il che significa che sono inappuntabili.
ottobre 6th, 2009 at 08:09
Lovesey è Lovesey(anche se è un pò datato)ma io comprerò questo Giallo-lo confesso-per il racconto “Quel giorno sul Vesuvio” della mia amica Simonetta Santamaria, che ha tutte le doti per darci un originale horror mediterraneo.
Grazie
Giuseppina
ottobre 6th, 2009 at 11:48
Breve aggiunta. Altra coppia trovata uccisa nello stesso modo due anni prima, foto di uno strano animale peloso, problema del nodo scorsoio, in entrambi i casi la donna muore prima e l’uomo scompare e poi viene ritrovato morto, furti con sfondamento di vetrine, ci potrebbe essere di mezzo una setta, inseguimento, citata Agatha Christie…
Schema conosciuto ma difficile creare qualcosa di nuovoo……
ottobre 6th, 2009 at 22:26
@Fabio : non centra nulla con Lovesey, ma ti informo, proprio per la tua fissazione scacchi – delitti, che esiste anche “Delitti esemplari” di Max Aub in cui si parla di scacchi (in modo alquanto sarcastico direi, ma altrettanto godibile). Chiusa la parentesi, ritorniamo a Lovesey.
ottobre 6th, 2009 at 22:57
Già letto e recensito…
ottobre 7th, 2009 at 11:32
Finito di leggere il libro. Direi apprezzabile anche se lo schema, ripeto, è un pò abusato (difficile, però, creare qualcosa di nuovo). Racconto aspro, duro “Quel giorno sul Vesuvio” di Simonetta Santamaria. Una storia di violenza, frustrazione, di abisso dell’animo umano dove è la donna, per prima, a subirne le conseguenze.
Se volete leggere un bell’articolo del nostro Piero su Claude Aveline andate su http://www.sherlockmagazine.it/rubriche/3709
ottobre 7th, 2009 at 14:46
Cari amici,
io non ho ancora potuto leggere questo libro+ il racconto perchè a Catania NON è arrivato nelle edicole.
Ed io le ho girate quasi tutte(quel del centro, è ovvio). E’ un fatto incredibile e deprecabile. Così non si va da nessuna parte.
Grazie
Giuseppina
ottobre 7th, 2009 at 15:11
Gentile Sig.ra La Ciura,
la prego di non essere SEMPRE così animosa nei Suoi interventi. Come ben sa, la distribuzione varia da regione a regione. Va da sè che alcuni romanzi arrivino prima di altri in determinate zone. Abbia pazienza e vedrà che i romanzi arriveranno a destinazione.
Grazie.
ottobre 7th, 2009 at 15:50
Per i giallisti-scacchisti come il sottoscritto. Il nostro giovane Grande Maestro Caruana lo possiamo vedere in azione con il visore su “Scacchierando” qui in diretta http://www.scacchierando.net/dblog/articolo.asp?articolo=1561 insieme alle partite di altri Grandi Maestri. I miei articoli, fra cui quello sul torneo di Cattolica dove ho citato il nostro blog Mondadori, in http://www.scacchierando.net/dblog/autori.asp?chi=Fabio%20Lotti
Lasciatemi fare un pò di pubblicità al sito di scacchi più frequentato del nostro paese.
ottobre 7th, 2009 at 17:51
Avendo fatto il giornalista per diversi anni in un mensile a diffusione nazionale, una delle prime cose di cui mi sono reso conto è che la distribuzione dei periodici è uno strano animale dal comportamento del tutto imprevedibile, e che cercare di decifrarne i misteri è come svuotare il mare con un cucchiaio. Inutile prendersela.
Per dire, i Gialli di questo mese sono usciti a Firenze ormai da una settimana, mentre quelli del mese scorso arrivarono in edicola verso il 7. Sono certo che quelli di novembre si vedranno verso il 4:-)
ottobre 7th, 2009 at 19:15
Cara Giuseppina, non è un caso se io abbia affermato qualche giorno fa con stupore che pare avessero messo il turbo ai gialli e classici giacchè il 3 erano già disponibili da noi: questo perchè di solito qui sono disponibili sempre verso il 6-7 del mese. Evidentemente Devine, Lovesey e soprattutto Latimer hanno fatto la grazia !
ottobre 8th, 2009 at 15:12
Egregio dott Geraci,
io non sono sempre “animosa” ma animata dalla passione per la collana, la sua esistenza e il suo futuro. La situazione del GM a Catania(non voglio farla lunga, ma dovrei parlare di tutta la Sicilia orientale)è la seguente: fino a due-tre anni fa quasi tutte le edicole, anche quelle di periferia, vendevano il Giallo Mondadori. Adesso, si trova solo in alcune edicole dei quartieri più eleganti. In questo mese, sono arrivati alla mia edicola
due sole copie
-il Latimer
-il Devine.
Stop!
Ho girato mezza Catania e nessuna edicola ha gli altri due titoli e per il 90% nemmeno quelli citati. Il mio edicolante ha telefonato al distributore il quale gli ha confermato che i due Gialli mancanti NON arriveranno più.
Lei non sarebbe “animoso”?
La ringrazio
Giuseppina La Ciura
ottobre 8th, 2009 at 15:14
Caro Pietro,
il tuo articolo su Aveline è davvero ottimo.
Potresti metterti in contatto con me?
Il mio indirizzo è gielleci@alice.it
Grazie
Giuseppina
ottobre 8th, 2009 at 15:26
A integrazione del bel pezzo di Piero su Aveline, va detto che “La doppia morte dell’ispettore Belot” non era l’unico romanzo di Aveline pubblicato in Italia prima dell’uscita dei due Omnibus: difatti la Mondadori aveva già pubblicato anche “Voiture 7, place 15″ nel 1938, includendolo nel volume n° 6 del Supergiallo e intitolandolo “I due passeggeri”
ottobre 8th, 2009 at 15:48
Qualcuno, però, almeno Piero, può ringraziarmi per avere indicato il link?…
ottobre 8th, 2009 at 15:55
Grazie Fabio
ottobre 8th, 2009 at 15:59
Grazie Marco. Vieni ad aiutarmi su “Corpi freddi” che ne ho combinata una delle mie…
ottobre 8th, 2009 at 20:06
Caro Fabio, ti ho ringraziato privatamente, inviandoti email al tuo indirizzo elettronico di alice. Non so se sia cambiato: del resto, mi è sembrato molto strano che tu non abbia risposto, perchè sei notoriamente molto gentile. Non solo ti ho ringraziato per questa tua notifica, ma anche per aver dato il link di qualche mio racconto. Siccome tuttavia pare che non ti sia giunto, ti ringrazio qui..se vuoi.
Oppure, se mi dai poi il tuo numero telefonico, ti chiamo e ti ringrazio a voce. Se poi vuoi, ti mando anche copia del mio invio di email. Non so che altro dirti..grazie della tua amicizia. Di amici ne avevo veramente pochi, qui ne ho incontrato qualcuno in più.
ottobre 8th, 2009 at 20:15
Fabio ti lascio solo un giorno e guarda che mi combini
ottobre 8th, 2009 at 21:02
@Per Piero. Prova a rispedirmi la mail. La mia posta fa i capricci. Comunque va bene quello che hai scritto qui.
@Marco. Lo so, sono fatto così e il bello è che non ho nessuna intenzione di offendere e penso che tutti siano provvisti di una bella dose di autoironia. Ma non è così e mi becco, giustamente, le critiche. In effetti la mia satiretta era diretta agli “sbaciucchiamenti” tra autore e lettore che si trovano da tutte le parti e che anche il sottoscritto talvolta ha messo in pratica. Viene spontaneo e naturale scambiarsi complimenti ma ti giuro che molte frasi della satiretta sono state prese pari pari da questi “scambi amorosi”. Ho sbagliato ad inserirla impulsivamente in quel contesto, ho chiesto scusa e teso la mano. Di più non posso fare anche perché non ho mica picchiato e ammazzato nessuno…
ottobre 8th, 2009 at 21:07
Aggiungo un grazie a Luca che è venuto a trovarmi e ha sorvolato, da intelligente com’è, sulla stronzata della villa e del Billionaire…
Devo dire la verità, in questa parte della mia vita ho bisogno anche di scrivere le cose più stupide e banali che possano esistere. O ammazzatemi…
ottobre 9th, 2009 at 00:02
Troppo poco : impalatelo !
Chi di impalamento ferisce, di impalamento perisce
ottobre 9th, 2009 at 00:05
@Fabio : La email te l’ho reinviata col messaggio di ieri: se non lo ricevi ancora, ti consiglio di..buttare il pc dalla finestra !
ottobre 9th, 2009 at 09:44
@Fabio: conoscendoti so che le tue uscite sono in buonafede da Toscanaccio bonaccione.
Ti garantisco comunque che tutto lo staff redazionale prende con molta serietà l’operato in CF.
Comunque la situazione si è chiarita e ritengo sia sempre meglio dirsi le cose in faccia che pensare in malafede….
ottobre 9th, 2009 at 10:07
@Piero. Vedo che l’impalatura ti è rimasta impressa nella mente…
@Marco. Buona la prima.
@Dario. Non suonare la campanella che ora mi avvio al solito posto per continuare la lettura del libro di Latimer. Mi pare che domani uscirà la recensione di questo su T.M.
ottobre 9th, 2009 at 10:40
Sbagliato. Esce domani l’altro. Domani esce “Cinque donne e mezzo” di Ledesma.
ottobre 9th, 2009 at 11:18
Giuseppina, ti ho scritto al tuo recapito email. Mi potresti fare un piacere ? Chiamami Piero: non sono abituato al mio vero nome, che è così duro
ottobre 11th, 2009 at 11:00
@Luca: desidero chiederti delle cose privatamente. Dove posso scriverti? Ho il tuo recapito email che mi desti molto tempo fa: se ti scrivo lì, rispondi? Oppure hai qualche recapito alternativo?
ottobre 11th, 2009 at 12:29
Piero, la mia mail è attiva. Scrivimi pure a quella, su Anobii non ci passo più.
ottobre 11th, 2009 at 22:05
Una piccola correzione alla precisazione di Luca Conti su Aveline. Mi risulta che il titolo del romanzo uscito sul 6° Supergiallo era “I Due Viaggiatori”.
ottobre 12th, 2009 at 09:23
Quella di Peter Diamond è una saga iniziata nel 1991, quando Peter Lovesey pubblicò The Last Detective (L’ultimo detective, Il Giallo Mondadori 2334). Adesso siamo arrivati al nono episodio (il decimo Skeleton Hill, pubblicato quest’anno in Gran Bretagna, è ancora inedito in Italia) e ritroviamo il sovrintendente della polizia di Bath alla presa con un misterioso duplice omicidio. Una donna è stata ritrovata impiccata in un parco giochi e, dopo un paio di giorni, anche l’ex marito viene ritrovato appeso ad una corda. Tutto sembrerebbe indicare che si tratta di un classico caso di omicidio-suicidio ma Diamond, che sta finalmente uscendo dalla crisi in cui era sprofondato dopo la morte della moglie, capisce che qualcosa non va. E così, mentre la sua vita privata si rimette in moto grazie ad un’ammiratrice segreta, inizia un’indagine ostinata durante la quale deve combattere soprattutto lo scetticismo dei suoi colleghi. Il tutto si concretizza in un romanzo che risulta magistrale quando l’autore tratteggia il profilo psicologico dei personaggi, ma che ha più di qualche lacuna nella costruzione della vicenda poliziesca. Quello di Diamond è un personaggio che si caratterizza per l’approccio disilluso e insofferente, che riesce a fare della tormentata sensazione di inadeguatezza che lo perseguita uno dei suoi punti di forza. E così affascina il lettore, al quale viene naturale simpatizzare per un perdente perbene ma non perbenista. E se poi qualcosa non funziona nell’individuare il colpevole, questo non basta a demolire il romanzo: che magari non sarà un gran giallo, ma è un ottimo pezzo di vita messo su carta.
ottobre 12th, 2009 at 12:40
Vero, Bernardo, è “I due viaggiatori”. Sono andato a memoria, mi faceva fatica cercare il libro (soprattutto perché non ricordo più dove l’ho messo…)
ottobre 12th, 2009 at 23:59
Faccio un’intrusione per ricordare, anche in questo blog, la scomparsa di Stuart Kaminski. Un autore che meriterebbe una degna commemorazione.
ottobre 13th, 2009 at 00:06
Mi scuso per il refuso si tratta ovviamente di Stuart Kaminsky (con la y) grandissimo autore di gialli nonché collaboratore di Sergio Leone ai dialoghi di C’era una volta in America. A lui si devono almeno due serie strepitose, quelle di Toby Peters e di Porfirij Rostnikov. Una perdita incolmabile per la letteratura che amiamo.
ottobre 20th, 2009 at 11:31
Peccato che le due serie importanti di Kaminsky appunto Toby Peters e Rostnikov siano scomparse dalle traduzioni in italiano.
Ci sono speranze di una ripresa nel futuro prossimo?
ottobre 21st, 2009 at 16:59
nella media direi, anche se in un certo senso mi ha riconciliato con Lovesey di cui avevo letto anni fa, sinceramente con fatica, “Delitto al Moulin Rouge”.
può darsi che in quel caso però avesse avuto una parte la mia istintiva antipatia per il protagonista.
confesso che non mi piacciono granché i rampolli della casa reale inglese cornificatori seriali e invertebrati a qualsiasi epoca appartengano ;D….
ottobre 21st, 2009 at 20:23
Scusate se esco fuori dal seminato, ma..Happy Birthday to you..sì lo so, non è proprio un compleanno ma lo è quasi, amche se non si festeggia qualcosa di simpatico: due giorni fa è passato un anno da quando fu dato l’annuncio su queste pagine dell’uscita “imminente” del Dizionario, e da allora…non se n’è saputo più nulla.
Festeggeremo – si fa per dire – il secondo anniversario l’anno prossimo, o qualcosa si muoverà finalmente prima?
Grazie.
ottobre 21st, 2009 at 20:37
@ piero
mi accodo e spero:)! se non per questo Natale almeno per il mio prossimo compleanno….
ottobre 23rd, 2009 at 18:23
Accidenti che brutta notizia, la morte di Kaminsky! Non so voi, ma per me Toby Peters era diventato negli anni una specie di amico di famiglia! Ho visto la data di nascita, e chissà perché lo immaginavo più giovane, una specie di fratellone bizzarro. Sarà per tutti quei riferimenti a una stagione del cinema che appassionava pure me, ma è davvero come se ne fosse andato un vecchio amico.
Adesso non ditemi che anche le sue storie sono abbreviate!
novembre 3rd, 2009 at 18:29
@ Fabio Lotti: volevo ringraziarti per il tuo commento che ho segnalato sul mio sito nella pagina dedicata a questo Giallo. Entrare nella scuderia Mondadori, sia pur con un racconto d’appendice, è motivo di grande orgoglio e soddisfazione, ancor di più se il proprio lavoro viene apprezzato dai lettori.
Spero di rivedervi ancora.
E ancora grazie a tutti.
novembre 3rd, 2009 at 18:36
P.S. Un grazie speciale a Giuseppina La Ciura che non dimentica mai di gettare un po’ di luce sugli autori “di sottobosco” come la sottoscritta.
E, egregio dr Geraci, non se la prenda se la signora si anima così: è un ovvio segno di stima e passione per la collana; non trovarne i volumi in edicola, a lungo andare, può diventare comprensibilmente frustrante.
Con simpatia.
novembre 6th, 2009 at 20:37
Cara Simonetta,
ti ringrazio , ma tu non sei una scrittrice di “sottobosco”. Non ci sono autori “di sottobosco”. Ci sono autori noti ed altri da scoprire.
Io amo quest’ultimi.
Comunque ancora grazie
Ciao
Giuseppina