Il primo giallo…non si scorda mai
Sono stato un lettore e un narratore precoce. Da sette anni già leggevo Salgari (Jolanda la figlia del Corsaro nero, nell’edizione Salani) e a undici ho cominciato con il mio primo Segretissimo( OSS117 le spie muoiono a Tokyo). Nel frattempo cominciavo con le prime prove di scrittura. Da quegli anni non sono stato più capace di smettere. Al giallo sono approdato dalle pubblicità che trovavo sui vecchi Segretissimo. Ovviamente erano ..neri. Parker con quelle mini pubblicità disegnate da Pinter. Quel Parker mi stimolava davvero.. ma…a trovarlo nelle edicole… Mi capitò invece in uno scatolone di libri regalati da qualche zio un giallo di cui avevo visto da poco una riduzione cinematografica IL CLAN DEI SICILIANI di Auguste Le Breton . L’ho perso e a lungo ricercato nelle bancarelle sinché non l’ho ritrovato. A questo punto, una precisazione. Carlo Jacono abitava dietro casa mia, ero amico di suo figlio Andrea e frequentavo casa sua dove, tra una magnifica collezione di armi antiche e moderne, quadri di guerrieri ci s’intrufolava nel suo studio.
Lui ci lasciava stare lì con lui, a chiacchierare, ascoltare musica e vederlo al lavoro. Spesso su diverse copertine contemporaneamente. Usava il bioscopio per riprodurre volti di attori famosi che interpretavano personaggi dei Gialli, oppure riproduceva le donnine di Playboy rivisitandole alla sua maniera aggiungendo pizzi e merletti. E poi Pistole, sfondi di città…Un laboratorio dell’Immaginario che ERA il Giallo. E così ho visto nascere tante copertine di Miss Marple, Nero Wolfe e tutta la serie dell’87° Distretto. Facevo conoscenza dei personaggi ancor prima di leggerne le avventure. Ed è iniziata così una magnifica avventura che si perpetua ancora oggi che i tempi e le copertine sono cambiate assieme ai filoni e agli eroi…Così che il sogno di un ragazzino è diventato un Hobby e poi un lavoro, senza che, realmente, ci sia una differenza tra gli uni e l’altro.
Stefano Di Marino
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gennaio 13th, 2009 at 10:09
questa domanda sarebbe per Luca Conti ma ringrazio chiunque mi possa dare una risposta. Sapete indicarmi i gialli di le breton con i relativi numeri di uscita’ Io ne ho un po’, qualcuno anche nelle ‘Scimmiette’ Garzanti ma sicuramente ne ho persi parecchi…
gennaio 13th, 2009 at 11:53
Uno dei primi gialli che ricordo di aver letto è Una spina nel cervello, del grande Chase (collana classici).
A proposito di James Hadley Chase, c’è la possibilità di vedere nel giallo Mondadori “Hit them where it hurts”, “The vulture is a patient bird”, “Like a hole in the head”, “Three of spades”, “A can of worms”, “You can say that again”, “Never trust a woman”, “The pickup”, che a me risultano tuttora inediti in Italia, e magari titoli che non sono stati ristampati da decenni, come “The fast buck” (Vent’anni di galera) o “Trusted like the fox” (Pendaglio da forca)?
Grazie.
gennaio 13th, 2009 at 11:56
Bellissimo il tuo commento Stefano, alias etc..
Non avrei mai scommesso su Le Breton, ma..in fondo ti è congeniale.
Certo è che Le Breton, che già era famoso, quando uscì il grande film di Henri Verneuil, uno specialista di film polizieschi alla francese, un po’ come ora lo è Olivier Marchal, per la serie su Rififi, in parte deve qualcosa al film con Delon,Gabin e Ventura, almeno per averlo reso conosciuto al grande pubblico. Molto di più deve Noel Calef a Louis Malle per “Ascenseur puor l’échafaud” ovviamente.
Non so tu come la pensi, ma se ci sono dei film per cui si dice che il romanzo originale è sempre meglio, ce ne sono altri che se non sono meglio dell’originale, almeno riescono a sdoganare il romanzo presso il grande pubblico anche in virtù della qualità del film meglio di quanto ha fatto lo stesso romanziere.
Del resto Il Giallo Mondadori cui fai riferimento uscì nel 1970, solo dopo la versione cinematografica del 1969 (non a caso in copertina si vede Gabin), mentre il romanzo è di ben tre anni prima. Ci sarebbe mai stato il tuo primo amore se Henri Verneuil non avesse pensato a portarlo sul grande schermo ae a servirsi dei tre attori più famosi in quel tempo, in Francia : il vecchio Gabin, il Ventura di mezza età, ed il più giovane Delon?
gennaio 13th, 2009 at 15:05
Le Breton nel Giallo Mondadori:
– GM 972 Rififi sulla Senna (Du Rififi a Paname, 1965)
– GM 1085 Brigata Anti-Gang (Brigade Anti-Gangs, 1965)
– GM 1097 Il Clan dei Siciliani (Le Clan Des Siciliens, 1967)
– GM 1121 Rififi A Praga (Du Rififi Derriere Le Rideau De Fer, 1968)
Usciti per Garzanti:
– Rififi (1956)
– La grande razzia (1956)
– La legge della strada (1957)
– Il dado è tratto (1958)
– Raffiche sulla città (1958)
– Rififi tra le donne (1958)
– Rififi a New York (1963)
– Rififi nel vicino Oriente (19649
Uscito per la Cino Del Duca:
– I muri alti (1956)
Uscito per Interno Giallo:
– La malagrossa (1991)
gennaio 14th, 2009 at 10:17
@Piero…in effetti il film del Clan dei Siciliani lo vidi solo molti anni dopo in televisione.All’uscita era uno di quei film che, anche se non vietati,per la mia età erano considerati troppo…adulti. mentre coi libri c’era una sorta di sdoganamento, però anche il romanzo come dicevo lo lessi di seconda mano.
In effetti però l’universo criminale di le breton(e di Simonin) e i film di Melville hanno molto influito sul mio imaginario.
@Luca…grande…me ne mancano troppi acc.. di molti ho visto i film… e sicuramente in qualche armadio ho infilato la Malagrossa che, se non sbaglio, usci nella bella collana degli Edgar…
gennaio 14th, 2009 at 20:29
Oramai non si può parlare di un autore senza che il buon Luca..ZAC ci infili la lista completa. A questo punto mi aspettavo che ci infilasse la lista completa dei films di Jean Pierre Melville, un altro grande specialista francese dei films polizieschi fine anni ’60 inizio ’70…
Siccome a me piacciono moltissimo i films francesi, e in particolar modo quelli degli anni ’60 – inizio ’70, nonostante come si sa sia un grandissimo amante di Giallo Classico, e quindi anche i Melville, immagino che Stefano abbia amato moltissimo almeno TUTTE LE ORE FERISCONO,L’ULTIMA UCCIDE; NOTTE SULLA CITTA'; FRANK COSTELLO FACCIA D’ANGELO, e soprattutto I SENZA NOME (Alain Delon, Gian Maria Volontè e Yves Montand e Andrè Bourvil) che è considerato il suo films capolavoro (anche se alcuni gli contrappongono Frank Costello).
Chi vuole farsi un’idea su chi sia stato Melville, legga wikipedia. Chi invece non vuole farsi un’idea ma gustarselo, DEVE vedere i suoi films !
gennaio 14th, 2009 at 20:37
Beh, ora non vorrei innescare una polemica ma mi permetto di puntualizzare..Melville è considerato, a ragione, un maestro del Noir più che del Giallo classico. Mi si perdoni l’intransigenza ma a volte la mia anima di saggista cinematografico esce allo scoperto 😉
Purtroppo qui non siamo nel lugo adatto per parlare “solo” di cinema ma mi permetterò di inserire la filmografia di Melville per chi ne volesse approfondire la filmografia.
Tra l’altro se mi posso permettere..uno dei migliori film di JPM purtroppo poco ricordato è “Notte sulla città”.
——–
* Vingt-quatre heures de la vie d’un clown (1945) “Cortometraggio”
* Il silenzio del mare (Le silence de la mer) (1949)
* I ragazzi terribili (Les enfants terribles) (1950)
* Labbra proibite (Quand tu liras cette lettre) (1953)
* Bob il giocatore (Bob le flambeur) (1955)
* Calde gocce di rugiada sul mio corpo (Le piev) (1955)
* Le jene del quarto potere (Deux hommes dans Manhattan) (1959)
* Leon Morin prete (Léon Morin, prêtre) (1961)
* Lo spione (Le doulos) (1963)
* Lo sciacallo (L’aîné des Ferchaux) (1963)
* Tutte le ore feriscono, l’ultima uccide! (Le deuxième souffle) (1966)
* Frank Costello faccia d’angelo (Le Samouraï) (1967)
* L’armata degli eroi (L’armée des ombres) (1969)
* I senza nome (Le cercle rouge) (1970)
* Notte sulla città (Un flic) (1972)
————
Saluti.
gennaio 14th, 2009 at 22:42
Gradisco moltissimo questa incursione cinematografica…a questo punto ritengo imperativo il procurarmi qualche film di Melville.
Un OffTopic dell’OffTopic: ma qualcuno sa chi escogitò il magistrale titolo italiano “Tutte le ore feriscono, l’ultima uccide!” ? O proviene da altra fonte? lo chiedo perchè di solito chi stravolge i titoli viene bistrattato, ma qua hanno azzeccato un capolavoro!
gennaio 15th, 2009 at 02:45
Si tratta di una frase latina che di solito veniva apposta sulle meridiane: “Omnes horae vulnerant, ultima necat”.
gennaio 15th, 2009 at 09:51
Ringrazio Luca per la risposta. Ho un debole per quei titoli “lapidari” (in questo caso in senso letterale).
gennaio 15th, 2009 at 20:44
Personalmente, un film francese che mi rimase straordinariamente impresso,fu GUARDATO A VISTA, con Lino Ventura, Romy Schneider e lo straordinario Michel Serrault (da un romanzo di John Wainwright), un film intensamente psicologico, recentemente rifatto e interpretato da Gene Hackman, con il titolo “Under Suspicion”.
gennaio 15th, 2009 at 20:58
E chi ha mai detto il contrario, mio buon Dario. Se non è un maestro del Noir francese Melville…
Non ho mai detto che fosse un maestro del Giallo Classico : ho detto che anche a me che amo il Giallo Classico, piacciono moltissimo i Noir francesi. Non credo che per il fatto che si ami Poirot poi si debba per forza vedere solo Suchet : Suchet è grandissimo, ma sono grandissimi anche i films di Ventura, Delon, Gabin, Piccoli, Belmondo.
Del resto quando ho citato l’abilità di Luca a inserire riferimenti bibliografici, mi aspettavo che tu ti attivassi, giacchè sei un cultore del cinema di quel tipo. Dico che me l’aspettavo, ma non ne ero sicuro.
Grande Dario.
La lista la si poteva ricavare da Wikipedia, ma il tuo inserimento è molto apprezzabile : credo sempre di più che qualcosa di bello possa uscire dal dialogo di persone di diverso approccio culturale ma unite dalla medesima voglia di porre delle basi di dialogo, anche tra Noiristi e Giallisti : i terreni di incontro possono essere molteplici, se si vuole.
gennaio 15th, 2009 at 21:36
Ok, avevo equivocato
Beh comunque devo dire che avendo un debole per Delon, i film di Melville da Lui interpretati sono per me il massimo. Anzi, proprio oggi ho acquistato un manifesto originale del 72 di “Notte sulla città”.
gennaio 16th, 2009 at 00:28
Piero, “Guardato a vista” è un ottimo film, ma il romanzo di Wainwright (uscito nel Giallo come “Lavaggio del cervello”) è straordinario, e merirerebbe assolutamente una ristampa (anzi, una traduzione integrale…).
Cercalo sulle bancarelle, se già non ce l’hai.
gennaio 16th, 2009 at 10:48
Vidi “Guardato a vista” in TV almeno una ventina di anni fa e ne fui folgorato, tanto da volere anni dopo vedere il remake americano, che è varie spanne al di sotto dell’originale. Ora scopro che è tratto da un libro di John Wainwright, il cui profilo sul blog di Luca mi ha incuriosito molto. Una rapida ricerca mi dice che le opere di Wainwright, italiane o originali, nuove o usate, sono difficilissime da reperire. Che dire? Caldeggio anch’io una nuova e integrale traduzione, possibilmente la prima di tante e a prezzi abbordabili!
gennaio 16th, 2009 at 11:32
Caro Quiller,
Wainwright è un mio vecchio pallino, ma è un autore completamente rimosso dal panorama editoriale, non solo in Italia. Anche in Gran Bretagna nessun suo romanzo (e sono ben 78, più cinque opere di altro genere, tra cui uno splendido resoconto della sua vita di poliziotto) è più in catalogo da una vita.
Questa sottovalutazione deriva anche dal fatto che Wainwright era un tipo singolare, che non dava quasi mai interviste e viveva con la moglie in un isolamento quasi totale. Pensa che è morto nel 1995 e, fino al 2003, non l’ha saputo nessuno…
Tra l’altro, molti suoi libri sono quasi impossibili da trovare in originale, se non a prezzi esorbitanti. Io li ho quasi tutti, ma ci ho messo più di vent’anni e non ho ancora finito.
Se ti interessano altre notizie su Wainwright, puoi dare un’occhiata alla sua voce su Wikipedia (quella inglese), che ho scritto io.
gennaio 16th, 2009 at 11:38
Ah, scordavo di dire una cosa che tutti ignorano, ovvero che Wainwright, nella seconda metà degli anni Sessanta, ha scritto diversi articoli specialistici (sulle armi, le tecniche d’indagine eccetera) per la rivista dell’Arma dei Carabinieri…
gennaio 16th, 2009 at 19:18
Accipicchia, sembra che la curiosità di leggere une libro, in edizione integrale, di Wainwright me la debba far passare alla svelta…non conosco altri casi di autori così prolifici e così negletti! Grazie per tutte le informazioni!
gennaio 17th, 2009 at 00:27
Devo affacciarmi per leggere il resto : questo significa non avere l’ADSL ancora..
gennaio 17th, 2009 at 00:37
Ce l’ho quel romanzo, Luca : è in uno Speciale del Giallo Mondadori di qualche anno fa, assieme a “Mistero senza fine”della nostra rediviva Margaret Millar, dal titolo “IN TRAPPOLA”.
Concordo nel dire che è uno straordinario romanzo, ma mi premeva sottolineare la tensione di quel film e soprattutto la prova notevole di Michel Serrault che tutti si ricordano aver interpretato assieme a Tognazzi “Il Vizietto”, e che ci si scorda aver interpretato quel magnifico film. Tra l’altro nel Vizietto II, compariva un altro grande interprete del poliziesco francese, e cioè Marcel Bozzuffi, interprete di Il Braccio Violento della Legge, o Z-L’orgia del Potere o Cadaveri eccellenti e all’inizio della carriera di Maigret e i Gangsters, accanto a Gabin.