Carmine Abate vince il Premio Tropea 2009

Con 263 voti su 368, lo scrittore arbëreshe (italo-albanese) Carmine Abate ha vinto il Premio Tropea 2009 con il romanzo Gli anni veloci.
Un romanzo pieno di passioni nel quale Abate accosta i ciottoli aguzzi del dialetto a quelli lisci e tondi delle parole delle canzoni di Lucio Battisti e Rino Gaetano. Una lingua saporita che, intrecciando i destini dei due protagonisti con quelli dei due indimenticabili cantautori italiani, racconta una storia intensa come il sole d’estate e delicata come una canzone d’autore.

L’autore calabrese, nato nel 1954 a Carfizzi, una comunità italo-albanese della Calabria, ha stravinto in casa, imponendosi di fronte agli altri due concorrenti con un margine notevole, raggiungendo quasi un plebiscito di entrambe le giurie, quella dei sindaci e quella popolare.

« È la mia gente ed ero curioso di sapere se quello che scrivo, l’immagine che offro della Calabria, viene condiviso o no». Evidentemente per il pubblico calabrese è stato così.
«Sono felicissimo perché significa che quello che racconto della Calabria è condiviso e accettato». «Cerco sempre di non nascondere i problemi della mia terra ma ne evidenzio anche gli aspetti positivi».

Per Mondadori Carmine Abate ha pubblicato anche Tra due mari (2002) e Il mosaico del tempo grande (2006).

Il secondo posto è andato a Paolo Di Stefano con il romanzo Nel cuore che ti cerca (Rizzoli), mentre al terzo posto si è classificato Mario Desiati con il romanzo Il paese delle spose infelici.
Positivo il commento di Desiati, giovane talento pugliese, che ha dichiarato di essere «felicissimo di aver vinto comunque, per essere arrivato in finale, perché è un premio del Sud e per la grande partecipazione dei lettori, della gente comune e, appunto, per l’opportunità offerta dal “Tropea” di avere questo contatto con la gente».

FONTE: TropeaNews.com